Problemi di Prostata? Parliamone con l’urologo Dr. Gabriele Mammana.

Il Dr. Gabriele Mammana è un Medico specializzato in Urologia.

AREE MEDICHE DI INTERESSE:
Trattamento chirurgico laparotomico, laparoscopico ed endoscopico delle principali patologie urologiche ed andrologiche funzionali ed oncologiche; Cistoscopie flessibili; trattamento delle patologie uro-ginecologiche (prolasso vescicale ed incontinenza urinaria); Biopsie prostatiche standard.

ESPERIENZE PROFESSIONALI:
Dal 1995 Dirigente Medico Responsabile della UOC di Urologia presso Ospedale di Macerata.
Dal 2003 Responsabile di Struttura Semplice in Chirurgia Ginecologica presso Ospedale di Macerata.
Dal 2005 Direttore della UO di Urologia ASUR Zona 9.
Dal 2014 Capo Dipartimento Chirurgia Maggiore Area Vasta 3

FORMAZIONE:
Laurea in Medicina e Chirurgia e specializzazione in urologia.

Intervista

Dr. Mammana, cosa rappresentano le problematiche prostatiche per gli uomini?
La prostatite è generalmente un’infiammazione a carico della ghiandola prostatica. Interessa dal 30% al 50% degli uomini, colpendo maggiormente coloro che sono vicini ai cinquant'anni.

La prostatite acuta batterica è dovuta a un'infezione batterica a carico della ghiandola prostatica.
La prostatite cronica batterica non è molto comune ed è dovuta a una proliferazione batterica in loco che può coinvolgere le vescicole seminali, i dotti deferenti, gli epididimi ed i testicoli.
Questo tipo di prostatite può manifestarsi a qualsiasi età ma è più frequente esserne colpiti dopo i 25 anni.

Il dolore del pavimento pelvico si caratterizza come uno spasmo continuo a carico della muscolatura del pavimento perineale cioè i muscoli elevatori dell'ano, spesso con conseguente infiammazione dei nervi pudendi.
La congestione prostatica, una sintomatologia algica diffusa del pavimento pelvico, crea disagio per la vita quotidiana e difficoltà nella sfera sessuale.

Le linee guida internazionali non lasciano spazio a dubbi: tutti i maschi, soprattutto coloro che hanno compiuto 50 anni devono portare attenzione alle patologie benigne della prostata, sulla sintomatologia e su come invece il problema sia di semplice soluzione, se individuato per tempo. .

La chiave per identificare l’ipertrofia prostatica benigna sta in tre semplici domande:

1. Nell’ultimo mese ti sei alzato almeno due volte a notte per urinare?
2. Durante il giorno hai difficoltà a trattenerti?
3. Hai la sensazione di non riuscire a svuotare la vescica?

Una sola risposta positiva è sufficiente per mettere in guardia il medico sulla possibilità che un paziente sia affetto da IPB.

Quali novità in campo diagnostico?
È stato messo a punto un nuovo test che può aumentare le capacità diagnostiche del Psa e individuare con più precisione il tumore alla prostata, evitando così biopsie ed esami invasivi inutili. È il 4K Score, un test del sangue attraverso il quale vengono dosate quattro callicreine: vengono misurati i livelli del Psa totale, il Psa libero, il Psa intatto e la callicreina.

A che età è consigliabile effettuare il test del Psa?
L’esame non è raccomandato in assenza di sintomi, ma può essere preso in considerazione negli uomini tra i 50 e i 70 anni, in quanto offre dei vantaggi in termini di sopravvivenza solo agli uomini in questa fascia di età. In caso di famigliarità di tumore alla prostata è consigliabile eseguire questo test attorno ai 40 anni.

Quali novità farmacologiche per i trattamenti per l’ipertrofia prostatica benigna?
Sono due le classi di farmaci per il trattamento farmacologico dell’IPB: gli alfa bloccanti e gli inibitori della 5α-reduttasi. Il primo approccio ai pazienti con ipertrofia prostatica e sintomi moderati è la “vigile attesa” e solo se presentano sintomi ostruttivi o irritativi è indicata la prescrizione di alfa bloccanti oppure in associazione con inibitori della 5α-reduttasi. Spesso la prescrizione di questi farmaci porta ad effetti collaterali.

Cosa ne pensa dei principi attivi fitoterapici?
I dati raccolti nell’arco dei 40 anni della mia carriera di medico urologo, evidenziano l’efficacia dei fitoterapici nell’alleviare i sintomi della patologia.

Le terapie complementari di combinazione sinergica di più principi attivi determina un rapido e sostenuto miglioramento dei sintomi con una drastica riduzione del volume della prostata in persone con ghiandole molto ipertrofiche.
Iniziare il trattamento al momento della diagnosi, consente di evitare un peggioramento nei pazienti a maggior rischio di aggravarsi.
In otto casi su dieci si è registrato un rapido miglioramento, entro un mese circa, e l’effetto positivo si è mantenuto per tutta la durata del trattamento, questo ha migliorato nettamente la qualità di vita dei miei pazienti.

Come nasce il suo protocollo di medicina integrata per la prostata? 
In natura esistono principi attivi naturali che, combinati all’utilizzo delle più innovative tecniche scientifiche, creano risultati meravigliosi e di altissima qualità.

Negli anni ho usato il meglio di queste conoscenze per creare un protocollo a base di ingredienti naturali, comunemente utilizzati, per poi passare a combinazioni più complesse di estratti e principi attivi. Alla base del mio lavoro quotidiano vi è l’analisi, lo studio, la sperimentazione e l’utilizzo di prodotti naturali. Estratti, essenze e concentrati che derivano da piante, foglie, frutti e radici creati dalla natura.

Il protocollo si basa sull’assunzione di soli integratori alimentari che contengono i più importanti ed efficaci principi attivi per il trattamento delle problematiche prostatiche. Il protocollo  è articolato in due step: il primo ha una durata di 21 giorni ed il secondo di 4 mesi.

Quanto è importante la ricerca integrata?
Grazie agli sforzi e alle ricerche, del mio team di esperti, dotati di approfondite conoscenze scientifiche, tecnologiche nel settore della salute e del benessere, abbiamo sviluppato un protocollo 100 % naturale con integratori alimentari a base estratti naturali garantiti da numerose evidenze scientifiche con principi attivi già testati e presenti nella letteratura scientifica. Tutte le materie prime impiegate, oltre a essere certificate, subiscono scrupolosi controlli e ulteriori analisi avvengono durante e dopo l’iter produttivo. Con questo progetto abbiamo scelto di poter creare e proporre nuovi preparati liberi da logiche di mercato: investire in ricerca, qualità delle materie prime e diffusione della nostra filosofia.

Ci racconta di più su questo protocollo integrativo come è composto e dove reperirlo?
Il protocollo prevede due step ed è articolato da una combinazione studiata di nuovissimi integratori naturali costituiti da diversi di principi attivi utili per il trattamento.

Il primo step, definito di “trattamento intensivo” dura 21 giorni prevede 3 integratori dove troviamo principi attivi come Curcumina, Melograno, Serenoa Repens, Tè Verde, Broccoli, Aglio, Quercetina, Semi di Zucca, Rosa Canina, Vitamina E, Selenio, Mirtillo Rosso "Cranberry", Bergamotto, D-Mannosio da betulla, Vitamine E, Vitamina C, Prunus Africana, Epilobio, Ortica, Lespedeza, Stimmi di Mais, Semi di Zucca.

Il secondo step definito “trattamento di mantenimento” della durata di 4 mesi prevede 2 soli integratori dove sono presenti i seguenti principi attivi: Tè Verde, Melograno, Curcumina, Broccoli, Eleuterococco, Reishi, Agaricus Blazei, Quercetina, Echinacea, Uva Ursina, Licopene, Polygonum Cuspidatum, Prunus Africana, Serenoa Repens, Epilobio, Mirtillo Rosso "Cranberry", Ortica, Lespedeza, Stimmi di Mais, Semi di Zucca.

Per elaborare questo protocollo mi sono affidato a due aziende della mia regione (Marche) specializzate nella produzione e commercializzazione di prodotti naturali per il benessere della persona: Santé Naturels di Civitanova Marche ed Opus Ruri di Macerata. Da entrambe le aziende menzionate è possibile procurarsi i kit ed iniziare subito il trattamento.