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Responsabilità editoriale di UDICON
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Roma, 24/05/2018 – “Parliamo da mesi di obsolescenza programmata, in generale di prodotti che non mostrano un’affidabilità totale ma soprattutto che sembrano nascondere agli occhi del consumatore sempre qualcosa – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – ed eccoci alle prese con un caso davvero grave, un IPhone 6 è esploso nelle tasche di un ragazzo, qualche giorno fa, procurandogli ustioni di secondo grado. Poteva andare anche peggio, ma soprattutto, ci rendiamo conto di quanto sia assurdo il fatto di affidarci ad un colosso internazionale come Apple, sostenendo anche costi elevati per l’acquisto al punto tale da dover rateizzare la spesa, per poi rischiare la propria incolumità?”.
Un IPhone 6 al quale era stata recentemente sostituita la batteria, a quanto pare nell’ambito della campagna promossa da Apple relativa all’obsolescenza programmata. Era al supermercato il ragazzo che si è sentito esplodere nella tasca del suo jeans lo Smartphone, che gli ha poi provocato un’ustione di secondo grado. Bisognerà accertare i fatti e verificare cosa ha portato a questa esplosione.
“Stiamo lottando da tempo per capire cosa non va in questi smartphone, il problema delle batterie è solo la punta dell’iceberg – continua Nesci – il vero punto però adesso è capire cosa è successo di preciso, per questo motivo presenteremo un esposto in Procura, attendendo una risposta e muovendoci successivamente con tutti gli strumenti a nostra disposizione per tutelare i consumatori – conclude Nesci – bisogna aprire gli occhi, purtroppo non è tutto oro quello che luccica”.
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