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Quanto costa fumare? Smettere per risparmiare

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Quanto costa fumare? Smettere per risparmiare

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Responsabilità editoriale di WolfAgency.it

Il costo del tabagismo in denaro e in salute

26 ottobre 2020, 17:26

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In Italia, ogni fumatore, per un pacchetto di sigarette, spende in media 5€. Calcolando che un fumatore di età media consuma circa 5.000 sigarette l’anno, pari a 250 pacchetti, si può facilmente calcolare come la spesa annua sia di circa 1.250€. La spesa per trenta anni di tabagismo? Circa 37.500€. Insomma, fumare è un vizio non proprio economico.

E che dire del danno alla salute propria e di chi subisce il fumo passivo? Ogni anno il fumo causa la morte di 6 milioni di persone nel mondo, 650 mila in Europa e 80 mila in Italia. Smettere di fumare non è solo un investimento in salute, ma anche un notevole risparmio economico.

Si è stimato che per curare le conseguenze dei danni da fumo, le spese mediche italiane si aggirino intorno ai 7,5 miliardi di euro l’anno. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il fumo di sigaretta è la più importante causa di morte (evitabile). Le vittime italiane si contano tra le 70 e le 83 mila all’anno. Il 48% muore a causa di patologie oncologiche fra cui, tumori ai polmoni, tumore alla bocca, tumore alla laringe. Il 25% muore a causa di malattie cardiovascolari, il 17% a casa di altre patologie correlate al fumo di tabacco. I fumatori, come già detto, sono soggetti a un rischio maggiore di sviluppare patologie respiratorie non neoplastiche (come, ad esempio, bronchiti, asma, tosse) e patologie cardiache che possono interferire con lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Senza contare i danni che il fumo di tabacco può provocare a livello dell'apparato gastrointestinale (può favorire l'insorgenza dell'ulcera peptica), a livello dell'apparato riproduttore (può causare impotenza e diminuire la fertilità sia negli uomini, sia nelle donne) e a livello di cute, denti e gengive.

Nonostante le varie misure messe in atto per scoraggiare i consumatori di tabacco, di cui il blog specialistico di Svapo Store tiene un elenco aggiornato, il numero dei fumatori non scende.

Smettere di fumare: le strategie personali aiutano davvero

Il percorso da intraprendere per smettere di fumare può essere molto lungo e prevede un cambiamento drastico nello stile di vita di colore che hanno intenzione di dire definitivamente addio a questo vizio pericoloso. Dire addio al tabagismo è possibile, ma solo se si è dotati di una grande forza di volontà. La forza di volontà è infatti il principale strumento che bisogna possedere per riuscire a rinunciare definitivamente al fumo di tabacco.

Per iniziare a smettere si consiglia di stabilire una data precisa in cui smettere, eliminando dall’ambiente in cui si vive tutto ciò che riguarda il fumo o che può ricordarlo, come accendini, posacenere e pacchetti di sigarette. Si consiglia anche di evitare le situazioni stressanti che possono indurre a fumare, iniziare una dieta sana e aumentare l’attività fisica. E quando il desiderio di fumare diventa impellente, cercare di distrarsi il più possibile, magari bevendo un bicchiere d’acqua o cominciando un’attività che piace e gratifica.

Fumare è un vizio che costa in tutti i sensi, ma risparmiare smettendo di fumare è possibile ed è provato: non solo si avrà un beneficio diretto dallo smettere, ma si risparmieranno soldi anche in cure e medici. Infatti, il classico fumatore è più predisposto ai mali di stagione, alle influenze e ai contagi, in quanto i danni del fumo indeboliscono il sistema immunitario


Metodi per smettere di fumare

Esistono metodi per smettere di fumare che si avvalgono della farmacologia, come la terapia sostitutiva nicotinica che prevede la somministrazione di dosi di nicotina sempre più basse attraverso dispositivi giornalieri come cerotti e caramelle, nel tentativo di disassuefare l’organismo in maniera graduale.

Se non si riesce a smettere, in Italia esistono centri antifumo che possono fornire sostegno a tutte quelle persone che decidono di smettere di fumare, ma la cui forza di volontà non è sufficiente. Nei centri antifumo vengono offerti servizi di counselling individuale e terapie di gruppo e possono venir prescritte terapie farmacologiche per aiutare il fumatore nel percorso. Un ruolo molto importante è fornito dal supporto psicologico, che ha dimostrato di avere una maggiore probabilità di riuscita.

Si può tentare di smettere di fumare gradualmente anche da soli, senza richiedere un eccessivo ricorso alla volontà, semplicemente tentando di ridurre il numero di sigarette da fumare ogni giorno o acquistando il tabacco sfuso, che si deve far diventare sigaretta attraverso i tubini e le apposite macchinette: il tempo occorso per questa attività potrebbe avere effetto sulla diminuzione del vizio.

Le alterative elettroniche al tabacco

Un’alternativa al fumo di tabacco è data dalle sigarette elettroniche, che sono più sicure rispetto al fumo di tabacco perché non producono fumo ma un vapore acqueo creato dai liquidi per sigaretta elettronica che vengono riscaldati da essa. Ne esistono di molteplici aromi, cosa che potrebbe, effettivamente, donare un gusto diverso al fumare, attraendo verso la nuova strategia. Marchi come FlavourArt dispongono di decine di aromi liquidi, dai più dolci ai classici tabaccosi.

Altri dispositivi per smettere di fumare sono i riscaldatori di tabacco, ma fra sigaretta elettronica e questi, i pareri scientifici più recenti stabiliscono come migliori le prime, perché decisamente meno dannose. Si tratta di due sistemi elettrici che non operano per combustione (a differenza della sigaretta tradizionale), ma solo la sigaretta elettronica permette di utilizzare liquidi senza nicotina o con livelli di nicotina ridotta per arrivare gradualmente a smettere di fumare con successo.

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