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Pubblicità online e SEO: un trend in costante crescita per le PMI

PressRelease

Pubblicità online e SEO: un trend in costante crescita per le PMI

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Responsabilità editoriale di WolfAgency.it

24 febbraio 2021, 12:20

WolfAgency.it

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di WolfAgency.it

E sorpasso fu. Il 2020, tra i suoi record (molti dei quali negativi), verrà ricordato anche per un accadimento impensabile fino a poco tempo fa. Per la prima volta in assoluto la raccolta pubblicitaria del web ha messo la freccia nei confronti di quella della tv, che fino a poco fa aveva ben saldo lo scettro di regina del mercato.

A riportare la notizia è stato per primo Il Sole 24 ore che ha riportato i dati forniti da Nielsen. Va fatta, però, una precisazione: i dati Nielsen sono solo stimati e non ufficiali, ma evidenziano bene come gli introiti pubblicitari ricavati dal web siano cresciuti nei confronti di quelli generati dalla televisione.

I numeri. I dati stimati da Nielsen parlano chiaro: la quota di raccolta pubblicitaria del web nei primi undici mesi del 2020 è di 2,89 miliardi di euro, quella della tv invece si ferma un gradino sotto, a 2,88 miliardi di euro. Il differenziale è minimo, ma è interessante segnalare la crescita progressiva della raccolta pubblicitaria via web rispetto a quella televisiva nel corso degli ultimi anni. La “sfida” nel 2019 si è chiusa con 3,3 miliardi per il web e 3,6 per la tv.

Lo storico sorpasso è dovuto al peso conquistato nel corso degli anni dai colossi come Facebook, Google (proprietario di YouTube, ancora oggi il social con più contatti giornalieri) e Amazon.

I motivi dietro a questo storico sorpasso

"Il segreto di questo successo, che i dati confermano essere in trend positivo già dal 2019, risiedono nel fatto che l'attività promozionale sul web, offre la possibilità di poter controllare e tracciare - praticamente in tempo reale - l'andamento della campagna promozionale", afferma Dario Scarano, esperto SEO presso la sua agenzia www.seoeposizionamento.it che da anni offre servizi di consulenza alle aziende e PMI, che vogliono promuovere il loro business su Internet.

"Scegliere di promuoversi in televisione, consente di raggiungere in poco tempo un pubblico molto ampio, potenzialmente tutti i cittadini italiani di qualunque età e fascia sociale, ma di contro non dà la possibilità di valutare l'efficacia dell'investimento, che si rivela spesso una sorta di salto nel buio" aggiunge Daniele Marseglia seo copywriter, specializzato in comunicazione.

Ci tiene poi a puntualizzare Mirko Ballone, esperto di Digital Marketing: "Ovviamente non c'è da demonizzare il vecchio "tubo catodico", ogni canale ha i suoi pregi e difetti che devono essere necessariamente presi in considerazione".

Quindi il web offre un'arma in più per rendere più performanti ed efficaci le campagne promozionali, con l'indubbio vantaggio di non rischiare di buttare soldi al vento.

Come si sviluppa la promozione sul web?

La rete internet è grande, immensa, e a volte può risultare dispersiva. Per questa ragione avere un sito dedicato al proprio marchio non è sufficiente.

E’ necessario promuovere sito e marchio e renderli facilmente trovabili soprattutto nei motori di ricerca. Per riuscire in questo intento è stata creata una vera e propria materia specifica: la Search Engine Optimization, in breve SEO.

Che cosa è la SEO e come funziona

Seppure un determinato sito sia online e funzioni perfettamente non è assolutamente garantito che possa raggiungere tutto il pubblico a cui si fa riferimento.

Se in un’indagine specifica, eseguita sui principali motori di ricerca, orientata sulla tipologia di attività di un determinato marchio, il sito interessato compare a pagina 59, è come se quel sito non esistesse.

Riuscirebbe a raggiungere solo il pubblico che già conosce il marchio e che ha con esso un contatto diretto. E’ necessario dunque risalire la china dei motori di ricerca applicando alcuni principi, strategie, regole e trucchi che vengono applicati dagli esperti di SEO.

Negli anni infatti i motori di ricerca hanno affinato le loro intelligenze artificiali in modo da dare precedenza a siti che presentano specifiche caratteristiche e che rispettano determinati parametri.

Conoscendo perfettamente questi dettagli e vincoli si potrà andare a sviluppare una strategia molto precisa di scalata al ranking dei motori di ricerca.

La strategia SEO è molto complessa e strutturata e prevede una conoscenza approfondita di varie tematiche che possono sembrare piuttosto astruse a chi non è ferrato in materia: link building, local SEO, SEO check, Keyword research, soluzioni alle penalizzazioni, soluzioni ai casi di negative SEO…

Ognuno di questi argomenti dovrà essere preso in considerazione dal consulente SEO che andrà a svilupparli e a inserirli in uno sforzo sinergico verso un solo obiettivo: rendere il sito in questione “SEO oriented”, ovvero ottimizzato per i motori di ricerca.

La mossa vincente in questo ambito è senza dubbio quella di creare un sito fin dalle fondamenta appoggiandosi su un consulente SEO. In questo caso sarà possibile sviluppare una strategia di ampio respiro che andrà a mettere insieme le caratteristiche SEO a considerazioni di marketing e di brand awareness.

Marketing e Brand Awareness

Ogni azienda che vuole promuoversi sul web dovrebbe prendere in considerazione alcuni aspetti specifici della relazione che si andrà ad instaurare con i potenziali clienti.

Una delle tematiche fondamentali in questo ambito è senza dubbio la percezione del brand da parte dei consumatori: in pratica il focus viene fatto proprio sulla relazione che si sta creando tra marchio e clienti, anche in ottica di marketing.

Per fare questo si utilizzano due rami di analisi molto interessanti: il brand awareness e il monitoraggio reputazionale. Con il primo si va a studiare la riconoscibilità del marchio e la capacità dei clienti di ricollegare il brand ai prodotti e servizi offerti dall’azienda.

Il monitoraggio reputazionale invece è uno strumento che permette di valutare, ed eventualmente modificare, la reputazione sul web del marchio in analisi.

Grazie a questi strumenti di studio è possibile andare a sviscerare argomenti e ad acquisire importanti informazioni che consentono al brand stesso di conoscere meglio sé stessi ma anche i propri clienti.

Questi argomenti sono sempre più interessanti e determinanti nello sviluppo di una strategia promozionale nel web, in particolar maniera da quando sono entrati in campo i social network.

Principi della strategia social

I social network sono la vera e propria rivoluzione del nostro tempo. Nulla è più come prima nel mondo della comunicazione da quando questi soggetti sono scesi nell’arena.

Le grandi televisioni e i vecchi canali di comunicazione hanno provato a resistere in questi ultimi anni opponendo una strenua resistenza, ma i social network hanno vinto la guerra per manifesta superiorità.

Proprio per questa differenza sostanziale dei social rispetto ai principali canali di comunicazione di tipo tradizionale, ad oggi è obbligatorio per un’azienda sviluppare una strategia di content marketing.

Si tratta di una strategia social che prende in esami i contenuti del profilo social e che dovrebbe essere ritagliata su misura per l’azienda che la applica. La prima regola di questa strategia è quella che suggerisce costantemente una preferenza per la qualità dei contenuti alla quantità degli stessi.

A nulla serve riempire di contenuti il proprio profilo social per renderlo appetibile e popolare. I contenuti che si propongono devono sempre far parte di una più ampia strategia di comunicazione ed è necessaria un’alta qualità che andrà a contraddistinguere il marchio.

Fare pubblicità sui social è dunque una delle metodologie più efficaci attualmente sul mercato ma bisogna sapersi muovere in essi con molta attenzione e cura per i dettagli.

Oltre alla qualità dei contenuti ed alla strategia di content marketing è necessario identificare al meglio quale social network sia più adatto al brand pubblicizzato.

Non tutti i social sono uguali

E’ piuttosto inutile produrre contenuti che si rivelano incapaci di catturare l’interesse del target a cui si mira. Per questa ragione bisogna conoscere bene il funzionamento di tutti i social network e le preferenze del proprio target.

Se il brand si muove in un mercato in cui l’impatto primario è quello estetico-visuale, ad esempio, sarà d’obbligo puntare a pubblicità su social come Instagram invece che su Facebook dove la parte testuale ha una rilevanza maggiore.

Così come bisognerà tenere conto dell’età media del proprio target per scegliere il social giusto: Facebook, ad esempio, è maggiormente frequentato da persone over 35 rispetto a Twitter.

Dati di interazioni, tendenze, coinvolgimento degli utenti… questi sono gli argomenti di analisi da considerare per capire al meglio cme sviluppare la propria campagna pubblicitaria sui social.

Infatti le aziende più accorte si dotano della professionalità di un esperto nella gestione profili social che sarà sempre in grado di analizzare le risposte da parte degli utenti e studiare strategie per migliorare costantemente i risultati della campagna pubblicitaria sul web.

Non solo: grazie alle analisi di mercato e alle valutazioni del gestore dei profili social si possono andare a monitorare anche le mosse della concorrenza e valutarne l’efficacia.

Non si tratta solo di emulare alcune iniziative ma anche di apprendere dagli errori dei concorrenti evitando di ripeterli. Analizzare le campagne dei concorrenti offrirà un importante mole di informazioni sui target e sulle tendenze.

Se le campagne pubblicitarie sul web hanno sorpassato le televisioni è proprio per questa capacità di restringere continuamente il campo e migliorare la visione del target della campagna stessa.

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