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TECNEST PUNTA SUI GIOVANI, UN ESEMPIO STILE ANGLOSASSONE

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TECNEST PUNTA SUI GIOVANI, UN ESEMPIO STILE ANGLOSASSONE

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Responsabilità editoriale di FROOGS

14 aprile 2021, 20:15

FROOGS

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Continuare a crescere inseguendo nuove sfide e affrontandole anche grazie al contributo di giovani talenti, ambiziosi e preparati ad affrontare i nuovi mercati. Sono diversi i giovanissimi, in periodo di pandemia – entrati a far parte del gruppo Tecnest, l'azienda tecnologica friulana, con una filiale anche a Milano, che ha deciso di guardare al futuro investendo ancora una volta sulle giovani leve.

Le testimonianze di Daniel Candotto Carniel (neolaureato), 24 anni, Antonella Marletta 31 anni, Sara Gosparini (neolaureata), 25 anni, tutti usciti dall’Università di Udine, con una laurea in Ingegneria gestionale.

Un momento delicato, per i giovani, quello del passaggio dall’ambito degli studi al contesto lavorativo, reso ancor più complesso dalla pandemia da un lato e dall’altro dalla difficoltà nell’applicare la teoria, studiata per cinque lunghi anni negli atenei, alla pratica all’interno dell’azienda. 

Un problema tutto italiano, insieme alla scarsa possibilità di reclutamento di giovani che escono con un attestato di laurea ingegneristica, affine all'informatica, ambito che sta conoscendo una rapida crescita dal punto di vista della domanda, sia nelle grandi aziende sia nelle piccole medie imprese.

Poi, la grande motivazione di questi giovani: lavorare in contesti sani, dove il merito viene capito e applaudito. Dove non c'è competizione sfrenata, ma si collabora per il bene collettivo e dell'azienda. 

Un luogo, insomma dove mettersi in gioco in modo concreto, dove ci si allontana dai racconti di altre realtà imprenditoriali poco attente all’aspetto umano (soprattutto con i giovani). La gavetta oggi è quindi possibile, anche in Italia, in contesti incoraggianti ed anche nel Nordest dove, la tecnologia, ha il suo modo eccellente di esprimersi. Queste ne sono le testimonianze. Tecnest è un esempio di azienda stimolante e attenta ai giovani, sullo stile anglosassone.

Dopo diverse esperienze lavorative finite sfortunatamente a causa del Covid, grazie alla fiera ALIG sono approdata in Tecnest – spiega Antonella Marletta – Mi sono sentita subito ben accolta. Dopo un anno in cui trovare lavoro, a causa della pandemia, era davvero difficile, qui ho trovato un’opportunità, competenza e disponibilità”.

Giovani, quelli approdati in Tecnest, che non hanno paura di sporcarsi le mani, pronti tanto a parlare di carriera quanto di gavetta, purché sia in un ambiente dove si possa imparare e formarsi a prescindere dall’aspetto economico.

Tecnest rappresenta per me la fotografia del lavoro che desideravo fare –afferma Daniel Candotto Carniel - Finalmente, posso esprimermi su argomenti che rappresentano la mia passione ed avere la possibilità di essere al massimo, il tutto condito da un ambiente molto piacevole. Aspetto non scontato”.

E se tra chi è in uscita dal mondo accademico c’è la voglia di sperimentare ruoli e mansioni diversi all’interno dell’azienda, c’è anche chi guarda già più in avanti “Fare l’imprenditrice? Perché no! - sottolinea Sara Gosparini – L’esperienza prima di tutto. Sono al mio secondo percorso lavorativo post-laurea e sono fiduciosa per questa sfida. Intanto, mi metto alla prova, poi vedremo”.

Un entusiasmo quello manifestato dai giovani in Tecnest che incontra la visione del presidente Fabio Pettarin.

Siamo fieri di poter offrire a questi ragazzi l’opportunità di mettersi in gioco concretamente nel modo del lavoro – spiega Pettarin – A Udine possiamo contare su di un Ateneo di ingegneria eccellente. Noi imprenditori, nella filiera formativa, rappresentiamo il tassello successivo, quello che consente di ampliare ed arricchire il bagaglio di conoscenze, ma soprattutto di trasformare le nozioni apprese nelle aule universitarie nella pratica. Crediamo nei giovani, nel ruolo fondamentale che hanno nelle organizzazioni e nello sviluppo tecnologico. Assumere un giovane talento non è  una sfida, anzi; accompagnare un ragazzo nelle prime esperienze lavorative, insegnando il “mestiere” ma anche e soprattutto i “valori”, personalmente mi stimola e ringiovanisce, ma soprattutto mi dà la sensazione se non la certezza che stiamo percorrendo e costruendo il futuro della Tecnest”.

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