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Anci: “Dal governo ci aspettiamo risorse ma anche norme per poter svolgere il nostro compito”

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Anci: “Dal governo ci aspettiamo risorse ma anche norme per poter svolgere il nostro compito”

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Responsabilità editoriale di ANCI Liguria

L'incontro dei sindaci metropolitani con la ministra dell'Interno Lamorgese

10 giugno 2020, 15:29

ANCI Liguria

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel periodo particolare e difficile che il Paese attraversa, esiste un problema di risorse, che è stato oggetto di una riunione con il presidente del Consiglio Conte, ma esiste anche un problema di norme che i sindaci si aspettano il governo affronti al più presto. A cominciare da quelle che devono ripristinare il loro potere di ordinanza, sterilizzato nella fase di emergenza, e quelle che devono consentire alla polizia locale di collaborare efficacemente con le forze dell’ordine statali. Quello del presidio del territorio è un tema rilevante in questa fase di restrizioni per far rispettare il distanziamento sociale, soprattutto nella vita serale e notturna. Ma lo è anche in generale. Sono stati questi gli aspetti al centro della riunione tra i sindaci metropolitani di Roma, Virginia Raggi, Milano, Beppe Sala, Napoli, Luigi de Magistris, Torino, Chiara Appendino, Palermo, Leoluca Orlando, Bologna, Virginio Merola, Genova, Marco Bucci, Firenze, Dario Nardella – che è anche coordinatore dei sindaci metropolitani – Bari, Antonio Decaro, Catania, Salvo Pogliese, Venezia, Luigi Brugnaro, Messina, Cateno De Luca, Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e Cagliari, Paolo Truzzu, con la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“Abbiamo parlato di sicurezza, della necessità di un potenziamento della polizia locale, della possibilità per il personale in dotazione di poter accedere direttamente dai propri pc ai dati del sistema centrale di sicurezza per capire immediatamente chi si ha di fronte – ha detto il sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria Marco Bucci – Abbiamo discusso del riconoscimento del lavoro straordinario degli agenti, che durante l’emergenza sanitaria si sono sacrificati molto, ed è giusto che ci sia un trattamento premiale, per cui abbiamo chiesto una deroga alle leggi correnti che ci consenta di attuare queste richieste, e lo abbiamo chiesto all’unanimità, poiché tutte le grandi città italiane hanno avuto gli stessi problemi, in più noi a Genova abbiamo anche il problema del controllo delle spiagge. Abbiamo sottolineato, infine, la necessità di nuovi finanziamenti per garantire la sicurezza nei nostri Comuni”, ha concluso Bucci.

“La collaborazione sperimentata in questi mesi – ha osservato Nardella nel suo ruolo di coordinatore dei sindaci metropolitani – può rappresentare un modello utile in questa fase, la gestione dell’uscita dall’emergenza, e in quella di sviluppo e rilancio economico e di contrasto alla illegalità e all’usura”. Nardella ha quindi citato i patti metropolitani per la legalità, flessibili e a burocrazia zero, che possono essere un valido strumento per la ripresa. Ha ribadito la necessità di completare l’attuazione del disegno di sale operative comuni tra polizie locali e forze dell’ordine statali e di accesso, per gli agenti municipali, alle banche dati. Ha sottolineato l’importanza di un rafforzamento delle responsabilità nel comitato metropolitano istituito dalla legge Minniti, che è il luogo in cui individuare le strategie e adottare le politiche integrate necessarie per innalzare le condizioni di sicurezza nelle città. Decaro ha sottolineato che i sindaci non possono gestire gli effetti e i controlli derivanti da decisioni assunte in posti molto lontani dal territorio. “Quando il governo ci ha chiesto una mano ci siamo stati. Ora ci aspettiamo che il governo faccia lo stesso con noi: servono risorse e norme necessarie per gestire la situazione della ripartenza nelle nostre città”.

La ministra ha risposto impegnandosi a portare al tavolo con i sindaci metropolitani, che sarà riconvocato a breve, una proposta complessiva, un pacchetto di norme da far approvare sia sul rafforzamento degli organici della polizia locale, sia di modifica delle regole per i Comuni in dissesto e predissesto.”Questo lungo e costruttivo confronto ha consentito a voi amministratori locali di evidenziare la necessità di adottare interventi normativi e operativi ritenuti indispensabili per rafforzare l’attività delle polizie locali e assicurare la più efficace collaborazione con le forze di polizia – ha rilevato Lamorgese -. In particolare avete segnalate le esigenze di ottimizzare l’interconnessione delle sale operative e l’accesso alle banche dati, di consentire nuove assunzioni di personale e di incrementare la possibilità di fare ricorso a prestazioni di lavoro straordinario. Ringrazio tutti i sindaci per la preziosa attività svolta in questa situazione di grave sofferenza economica e sociale, e mi impegno a sviluppare un confronto continuo e costruttivo per gestire al meglio, soprattutto in questa fase di riapertura delle attività economiche, il modello della sicurezza integrata anche attraverso la sottoscrizione di specifici patti per la legalità”. Il ministro ha preso atto della richiesta dei sindaci di rafforzare i controlli serali e notturni nei quartieri della “movida”, sottolineando la necessità di proseguire la stretta collaborazione con le amministrazioni locali e rilevando l’importanza dell’attività di sensibilizzazione per indurre comportamenti responsabili capaci di evitare il rischio di una ripresa del contagio. E ha rinnovato l’impegno del Viminale a dare adeguato sostegno a tutti gli enti locali anche attraverso incontri operativi periodici per condividere le strategie in tema di sicurezza nelle grandi città ed elaborare proposte per la presentazione in tempi rapidi di un pacchetto normativo da valutare insieme al Governo.

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