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CRV - "Mozioni e Risoluzioni approvate"

PressRelease

CRV - "Mozioni e Risoluzioni approvate"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

affrontate nella seduta del 15 febbraio 2018

15 febbraio 2018, 17:41

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Consiglio regionale - Mozioni e Risoluzioni affrontate nella seduta del 15 febbraio 2018.

(Arv) Venezia, 15 febb. 2018 - Approvata dal Consiglio regionale del Veneto, con 40 voti favorevoli e 2 astenuti, la Mozione n. 205 sulla pubblicità sanitaria, il cui intento è di tutelare i cittadini da speculazioni sulla salute e sulla malattia. La Mozione prende le mosse da una recente petizione, promossa dalla Commissione Albo Odontoiatri e dall’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, diretta al Presidente della Repubblica e al Ministro della Salute volta a sottoporre al parere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri non solo i messaggi pubblicitari degli iscritti agli Albi, ma tutta la pubblicità sanitaria, anche quella ad opera di soggetti terzi, catene e società commerciali. La materia è disciplinata da una serie di disposizioni nazionali. Con la Mozione approvata nel corso della seduta di oggi, il Consiglio impegna l’Esecutivo ad intervenire presso il Governo affinché i messaggi relativi all’informazione sanitaria a carattere pubblicitario assicurino la correttezza del messaggio al fine di garantire la qualità delle prestazioni professionali a tutela della salute dei cittadini.Approvata all’unanimità la Mozione n. 299 volta ad impegnare la Giunta regionale a finanziare, anche attraverso la gestione sanitaria accentrata, i progetti di ricerca in Veneto nel campo delle malattie pancreatiche, con particolare riferimento al ruolo dell’Istituto del pancreas di Verona quale primo centro italiano multidisciplinare interamente dedicato a diagnosi, cura e ricerca nel campo di queste malattie.Dopo un ampio dibattito, il Consiglio ha approvato, con 22 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti, la Mozione n. 293 con la quale si impegna la Giunta a condannare come ‘preoccupante episodio di intimidazione squadrista e di stampo fascista e razzista’ l’irruzione da parte di un gruppo di persone appartenenti al gruppo militante neofascista ‘Veneto Fronte Skinhead’ che ha obbligato la platea all'ascolto della lettura di un volantino sul tema della cosiddetta ‘invasione’ legata ai migranti, episodio avvenuto il 28 novembre scorso nel chiostro di Sant’Eufemia a Como, nel corso dell'assemblea plenaria della rete di associazioni ‘Como Senza Frontiere’. Approvata anche la Risoluzione n. 59 (25 voti favorevoli, 2 contrari, 11 astenuti) con la quale l’Assemblea chiede all’Esecutivo regionale di intervenire presso il Governo italiano affinché la Polonia cancelli il giornalista russo Alexei Martynov dalla black list del Sistema di Informazione Schengen (S.I.S) e intervenga a livello europeo per consentire ad uno stato membro dell’Unione Europea di disapplicare il sistema delle segnalazioni S.I.S. operate da un altro stato membro non supportate da provvedimenti definitivi dell’Autorità Giudiziaria.Approvata all’unanimità la Risoluzione n. 60 con la quale l’Aula, oltre ad esprimere la più ferma e assoluta contrarietà all’intervento militare in atto da parte della Turchia avverso la popolazione di Afrin e del Rojava, invita il Governo Italiano a esercitare pressioni sul Governo turco, anche attraverso il blocco delle forniture belliche e sospendendo ogni programma di cooperazione militare, per la cessazione degli attacchi e a impegnarsi promuovendo presso Unione Europea, Consiglio d’Europa e Nato la ferma condanna di quanto avvenuto e l'attivazione di tutti gli atti politici necessari per tutelare la popolazione e il rispetto delle libertà democratiche.La Risoluzione, oltre a rammentare il ruolo della Turchia in ambito Nato, i negoziati in atto per la sua adesione all’Unione Europea e al ruolo di partner commerciale con l’Italia, ha analizzato le cause e l’ampio contesto del conflitto in Siria, con particolare riferimento al ruolo svolto dal popolo curdo nel contrasto ai gruppi jihadisti e nell’azione di difesa dei territori del nord siriano (Rovaja, ovest in curdo) al confine con la Turchia attraverso le Unità di protezione del popolo (Ypg) e le Unità di protezione delle donne (Ypj). Il 20 gennaio 2018, si ricorda nel documento illustrato in Aula, la Turchia ha avviato un’operazione militare, costata morti e feriti, denominata ‘Ramoscello d’Ulivo’ su Afrin, zona del nordest siriano controllata dai curdi, sostenendo di voler sconfiggere quelli che definisce ‘gruppi terroristici curdi’ ma che, in realtà, pare più sorretta dalla volontà di contrastare la creazione di zone curde indipendenti ai suoi confini.

 

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