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CRV - Criminalità organizzata - Vicepres Pigozzo: "Colpire patrimonio delle organizzazioni mafiose"

PressRelease

CRV - Criminalità organizzata - Vicepres Pigozzo: "Colpire patrimonio delle organizzazioni mafiose"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

per disarticolare le strutture malavitose

19 novembre 2018, 14:45

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Criminalità organizzata - Vicepresidente Pigozzo: "Colpire il patrimonio delle organizzazioni mafiose per disarticolare le strutture malavitose"

(Arv) Venezia, 19 nov. 2018  -  “Nel 1982 gli omicidi di Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa provocarono un’ondata di indignazione di gran parte dell’opinione pubblica e quel clima, pervaso non di paura bensì di alto senso civico, permise un salto di qualità nella classe dirigente del Paese che capì come non bastasse arrestare i capi mafiosi, i membri delle n’drine o i camorristi, perché potevano essere sostituiti senza problemi nella struttura malavitosa. Occorreva qualcosa di diverso: bisognava colpire le organizzazioni nel patrimonio, cioè nello scopo e obiettivo finale dell’azione criminosa”. Sono le parole con le quali il Vicepresidente dell’Assemblea legislativa veneta BrunoPigozzo ha introdotto i lavori del Seminario sulle misure di prevenzione patrimoniali che si è svolto questa mattina a Venezia presso palazzo Cavalli Franchetti, sede dell’Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, organizzato dalla Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, con la collaborazione del Consiglio regionale del Veneto. Ad approfondire i temi del Seminario, tra gli altri, il Procuratore generale della Repubblica di Venezia Antonio Mura, il Comandante Interregionale dell’Italia Nord-Orientale Guardia di Finanza il Gen. C.A. Bruno Buratti, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Venezia Bruno Cherchi.“Le misure di prevenzione patrimoniale nate con la legge Rognoni-La Torre - ha puntualizzato il Vicepresidente Pigozzo - sono state nel tempo affinate ed estese non solo all’ambito mafioso ma anche ad altre forme di crimine e violenza organizzata. Il legislatore agì comprendendo che aveva al suo fianco non solo i magistrati, non solo le Forze dell’Ordine ma l’intera nazione. Grazie a quella svolta, grazie all’azione di uomini di coraggio e intelligenza che dobbiamo sempre ricordare, Caponnetto, Falcone, Chinnici, Borsellino e gli tutti gli altri, sono quasi un migliaio, gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine che al loro fianco hanno operato pagando anche con la vita la loro fedeltà alla Repubblica e allo stato di Diritto, si riuscì a colpire nel cuore gli apparati mafiosi che non a caso videro in quella legge un ostacolo formidabile”.Il Vicepresidente Pigozzo, nel suo indirizzo di saluto, ha ricordato, inoltre, come il Consiglio regionale del Veneto abbia sostenuto convintamente questa iniziativa che rientra “nel quadro delle azioni previste dalla Legge regionale n. 48 del 2012 volte a diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, coinvolgendo innanzitutto le giovani generazioni. Attraverso l’Osservatorio che abbiamo costituito puntiamo a rendere efficaci queste azioni, in collaborazione con le Prefetture, le Questure, le forze dell’ordine, le istituzioni scolastiche, le categorie produttive, le forze sociali. È necessario promuovere con i cittadini la cultura della legalità, creare consapevolezza e invitarli a rifiutare convintamente ogni comportamento illecito. I primi difensori della legge sono i cittadini che la rispettano e rispettano coloro che sono chiamati a difenderla ed applicarla”.“Seguite i soldi disse Falcone: la sua lezione è ancora oggi di straordinaria attualità - ha aggiunto il Vicepresidente - anche nel nostro Veneto che il procuratore Cherchi ha definito “lavatrice dei denaro sporco”. Per contrastare le mafie e il crimine organizzato occorre quindi riconoscere e combattere ogni reato fonte di patrimoni illegali: dal lavoro nero all’evasione fiscale, il neoschiavismo del caporalato, la corruzione, l’usura, il gioco d’azzardo, lo spaccio di stupefacenti, il traffico illecito di rifiuti, le contraffazioni, le frodi alimentari: l’elenco è purtroppo lungo e potrebbe continuare. Bene ha fatto il legislatore a estendere le misure preventive patrimoniali anche a forme di violenza organizzata e categorie di pericolosità non esclusivamente di impianto mafioso comprese quelle che si sviluppano nell’ambito delle manifestazioni sportive. Anche in questa lotta il principio della prevenzione patrimoniale, il seguire i soldi, è fondamentale”.“Un grazie sincero alla Guardia di Finanza per questa giornata - ha concluso il Vicepresidente Pigozzo - e per l’impegno quotidiano in difesa del bene comune”.

 

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