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CRV - "Via libera alle modifiche al Regolamento regionale su edilizia residenziale pubblica"

PressRelease

CRV - "Via libera alle modifiche al Regolamento regionale su edilizia residenziale pubblica"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

dopo le audizioni in Seconda Commissione

12 dicembre 2019, 15:55

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Seconda Commissione - "Dopo le audizioni, via libera alle modifiche al Regolamento regionale in materia di edilizia residenziale pubblica"

(Arv) Venezia, 12 dic. 2019  -  Nella seduta odierna della Seconda Commissione, presieduta da Francesco Calzavara (ZP), con Vice Presidente Andrea Zanoni (PD), alla presenza dell’Assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin, sono stati auditi i soggetti portatori di interesse e poi è stato votato a maggioranza il Parere alla Giunta regionale n. 473 "Modifica al Regolamento regionale n. 4/2018 in materia di edilizia residenziale pubblica".

In particolare, sono stati ascoltati i rappresentanti delle ATER del Veneto; i responsabili del Settore Edilizia- Urbanistica dei Comuni di Padova e Vicenza; AGEC Verona; SUNIA Veneto; CGIL Funzione Pubblica Veneto; SICET Veneto; Coordinamento Regionale Inquilini, recependo così osservazioni sul Regolamento.

L’Assessore Lanzarin ha ricordato come “sono stati istituiti Tavoli Tecnici nelle diverse Ater regionali, per promuovere momenti di confronto e per proporre osservazioni e eventuali modifiche regolamentari. E’ stato istituito un Tavolo specifico per la realtà veneziana, che si è già riunito due volte. E’ stato inoltre previsto un Tavolo di monitoraggio per valutare nel tempo gli effetti dell’applicazione del Regolamento”.

A margine della seduta, questo il commento del Presidente Calzavara: “Con l’approvazione del Regolamento oggi in Commissione, il quale ora torna in Giunta per la sua applicazione definitiva, dimostriamo come si possa portare avanti una Politica intelligente che sa ascoltare i cittadini veneti e magari anche rivedere determinate posizioni che erano emerse nel corso della prima applicazione della legge. Questo Regolamento risolve in gran parte le criticità emerse e dà una prospettiva futura di tranquillità agli inquilini Ater, assicurando loro un canone di locazione equo. Le nuove risorse stanziate riusciranno a garantire a chi si trova in situazione di bisogno l’accesso alle case popolari a prezzi competitivi”.

Per Claudio Sinigaglia (PD) “la prima applicazione della Legge n. 39/2017 è stata disastrosa, anche se è positivo che la Giunta abbia ora accolto molte delle nostre preoccupazioni. Restiamo comunque fortemente preoccupati sugli effetti negativi che la normativa potrà avere soprattutto sulle persone anziane e fragili, in primis per i canoni di locazione troppo elevati. A ogni modo, per esprimere un giudizio compiuto, aspettiamo i primi mesi del 2020, quando arriveranno i primi bollettini di pagamento dei canoni di affitto. Credo tuttavia che il Regolamento lasci ancora troppi margini di discrezionalità e diverse storture, alcuni temi importanti non trovano una puntuale disciplina. Bene anche l’attenzione su realtà particolari, come quella di Venezia, ma dubito che la Giunta possa intervenire tempestivamente in caso di necessità. Avrei preferito una minore franchigia e diversi livelli di permanenza, soprattutto per tutelare le persone più deboli. Trovo soprattutto che sia un contro senso mantenere il contratto quinquennale anziché a tempo indeterminato, a fronte delle soglie di permanenza”.

Voto contrario da parte del consigliere Ruzzante (LeU) per il quale “è necessaria una diversa politica regionale sulla casa, ci sono troppi alloggi sfitti che se le cose non cambieranno saranno destinati a rimanere tali per lungo tempo. Ringrazio comunque i tecnici regionali per l’importante lavoro svolto. Per noi è stato comunque utile tornare a confrontarci e ad ascoltare le necessità delle persone fragili”.

Soddisfazione, invece, da parte della Maggioranza, con Silvia Rizzotto (ZP) che sottolinea come: “abbiamo messo ordine in materia e ovviato a situazioni inique, ma siamo sempre pronti a prevedere eventuali correttivi. E’ chiaro che la legge necessita di un monitoraggio continuo”.

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