(ANSA) - ROMA, 11 MAG - Una "sensibilità" governativa, "che
prima non c'era", ha fatto sì che, prima nella Legge di Bilancio
per il 2021, poi nel recente decreto sostegni, sia stata
finanziata l'esenzione dei contributi anche per i liberi
professionisti iscritti agli Enti privati. Ad esprimersi così il
presidente della Cassa dottori commercialisti (Cdc) Stefano
Distilli, nel corso di un webinar, promosso dalla Fondazione
dell'Ordine della categoria professionale di Trani e Foggia, nel
quale ha illustrato i contenuti della bozza di decreto attuativo
dell'esonero dai versamenti (su cui sono stati complessivamente
appostati 2,5 miliardi, ndr), firmato lo scorso venerdì dal
ministro del Lavoro Andrea Orlando. I requisiti richiesti ai
professionisti (anche iscritti alla gestione separata dell'Inps)
per accedere al beneficio sono aver percepito nel periodo
d'imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000
euro ed aver subito un calo del fatturato, o dei corrispettivi
nell'anno 2020 non inferiore al 33%, rispetto a quelli dell'anno
2019. (ANSA).