(ANSA) - ROMA, 12 MAG - L'esonero dal pagamento dei
contributi, per un massimo di 3.000 euro, stabilito dalla Legge
di Bilancio per il 2021, e recentemente rifinanziato dal governo
col decreto sostegni, "si stima possa riguardare circa 40.000
dottori commercialisti, su una platea totale di 70.000", che
potrebbero rientrare nei parametri fissati dalla norma, ossia
non aver superato i 50.000 euro di reddito nel 2019, aver subito
un calo di fatturato, o dei corrispettivi nel 2020 non inferiore
al 33% ed esser in regola col versamento dei contributi. È
quanto afferma il presidente della stessa Cassa previdenziale di
categoria (Cdc) Stefano Distilli, a pochi giorni dalla firma, da
parte del ministro del Lavoro Andrea Orlando, dello schema di
decreto sull'esenzione dai versamenti per professionisti
iscritti agli Enti privati e lavoratori autonomi associati alla
gestione separata dell'Inps, misura sovvenzionata con 2,5
miliardi. Le Casse attendono, adesso, di conoscere le modalità
operative dell'iniziativa e, nel frattempo, la Cdc ha prorogato
al 30 giugno (dall'originale termine del 31 maggio) la scadenza
per il pagamento dei contributi minimi 2021. (ANSA).