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Sindacati commercialisti, intervento Isa

Lettera Anc-Adc, 'mancano strumenti, mantenere studi settore'

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Un "provvedimento urgente", affinché, per l'anno d'imposta 2018, siano disapplicati i nuovi indici Isa (Indici sintetici di affidabilità), mantenendo gli studi di settore. Ad invocarlo, con una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai due vicepresidenti Matteo Salvini e Luigi Di Maio e al ministro dell'Economia Giovanni Tria i presidenti di Adc (Associazione dottori commercialisti) Enzo De Maggio e Anc (Associazione nazionale commercialisti) Marco Cuchel, testo in cui i professionisti parlano di una richiesta "necessaria", a causa della "latitanza", da parte dell'Agenzia delle Entrate, nel rilascio degli strumenti necessari per l'adempimento, quali il software di elaborazione e lo schema di specifica delega che il contribuente deve firmare al professionista. "In qualità di rappresentanti sindacali di categoria - scrivono Cuchel e De Maggio - non possiamo sottrarci dal nostro compito istituzionale di portare alla Sua pregiata attenzione un disagio diffuso e crescente dei commercialisti di fronte ad una situazione di totale ed imbarazzante incertezza, oltre all'impossibilità di dare risposte alle imprese che assistono". La preoccupazione, si legge, "riguarda anche i costi aggiuntivi che i professionisti si sono visti caricare sulle già esorbitanti spese di mantenimento dei software, relative all'integrazione dei rispettivi gestionali con le nuove procedure, unica conseguenza tangibile, questa, di un annunciato e ancora non realizzato sistema di semplificazione, che comunque si presenta ancor più macchinoso e di difficile elaborazione rispetto al precedente". Per scongiurare l'ennesimo caos, "si è arrivati alla paradossale situazione di dover chiedere il ritorno agli studi di settore, sistema che da sempre consideriamo inadeguato e inefficace", chiudono Anc e Adc.
    (ANSA).
   

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