(ANSA) - ROMA, 27 MAR - La dotazione di 300 milioni,
prevista dal governo per il 'Reddito di ultima istanza', nel
decreto Cura Italia, "vada interamente alle Casse di previdenza
dei professionisti, perché i loro iscritti sono "impegnati in
prima linea per fronteggiare l'emergenza epidemiologica, e
meritano lo stesso sostegno che lo Stato sta garantendo ai
lavoratori dipendenti e agli altri lavoratori autonomi". Lo
dichiara il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, dopo
che l'organismo di diverse categorie ha depositato in Parlamento
alcune osservazioni al provvedimento dell'Esecutivo. "Spetta
alle Casse stabilire i criteri dei potenziali beneficiari del
reddito di ultima istanza, in un'ottica di solidarietà per
evitare che le risorse si distribuiscano in modo poco efficace,
ma si concentrino su chi realmente sta pagando il prezzo più
duro all'emergenza", e è "evidente come le risorse destinate al
reddito di ultima istanza non siano sufficienti, se la crisi
sanitaria ed economica dovesse prolungarsi. In quest'ottica, le
Casse dovrebbero essere sollevate dalla doppia imposizione
fiscale", aggiunge. (ANSA).