(ANSA) - ROMA, 27 MAR - "Derogare, fino al 31 dicembre 2020,
a tutti i vincoli riguardanti le compensazioni, liberandole
dall'obbligo della preventiva presentazione delle dichiarazioni,
sia ai fini delle imposte dirette, sia dell'Iva, nonché dai
limiti di importo soggetti all'obbligo dell'apposizione del
visto di conformità e permettendo la compensazione di qualsiasi
tipologia di debito nei confronti della Pubblica
amministrazione, di qualsiasi natura essi siano". E' una delle
osservazioni che il presidente dell'Int (Istituto nazionale dei
tributaristi) Riccardo Alemanno ha spedito alle commissioni
Finanze e Bilancio del Senato, che stanno esaminando il decreto
Cura Italia. Tra le richieste reiterate alle Istituzioni
dall'associazione professionale, nell'attuale fase emergenziale
per la diffusione del virus Covid-19, inoltre, lo "spostamento
di tutti i termini al 31 luglio per adempimenti e pagamenti,
tributari, amministrativi e previdenziali in scadenza scadenti
tra il 15 febbraio e il 30 giugno 2020 (con rimessione in
termini per chi non avesse ottemperato alla scadenza) e il
recupero dei versamenti, mediante successiva rateazione degli
importi" poiché, riferiscono i tributaristi, "se così non si
facesse, resterebbero fuori inevitabilmente adempimenti come
quelli attualmente inspiegabilmente esclusi dalla sospensione",
tra cui "avvisi bonari, rateizzazioni di pratiche definite con
l'Agenzia delle Entrate, avvisi di addebito Inps, tributi degli
Enti locali" e così via. (ANSA).