(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Nella Capitale "nell'ufficio del
giudice di pace vengono trattate 4 cause al giorno, anziché le
usuali 40", in Corte d'appello civile vengon disposti rinvii ad
un anno, lo stesso per il penale", a Milano per quel che
concerne "il giudice di pace civile vengono rinviate in autunno
le cause iscritte a ruolo nei primi di marzo (per le quali c'è
la disponibilità dei fascicoli), slittate a data da fissare le
altre" e, ancora nel tribunale del capoluogo lombardo, "sempre
per il settore civile, si trattano i procedimenti in cui non
debbano esser presenti parti diverse da giudice e avvocati, ma
ogni giudice si regola in modo diverso, e tutto il resto viene
rinviato", mentre nel settore penale "per il giudice di pace si
trattano udienze di discussione da remoto, solo con il consenso
del difensore e con i detenuti in carcere, le udienze si
svolgono da remoto, con il detenuto tradotto in questura". Sono
alcune delle segnalazioni sulla condizione della giustizia
italiana nella cosiddetta 'fase 2' dell'emergenza Coronavirus
diffuse stamani dall'Organismo congressuale forense (Ocf), che
parla di una ripresa 'rompicapo' negli uffici delle maggiori
città della Penisola. A Napoli, inoltre, si legge nella nota dei
professionisti, "la maggior parte delle cause, sia civili, che
penali, stanno subendo ulteriori rinvii. Le penali, tranne le
urgenti, sono quasi tutte rinviate e non vengono comunicati i
rinvii, per le cause civili che non sono rinviate, i giudici
chiedono la trattazione scritta con onere della parte di
depositare telematicamente atti già depositati in precedenza in
modo cartaceo" ed è, si chiude la nota degli avvocati, "tutto
fermo dal giudice di pace". (ANSA).