(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Dal governatore della Banca
d'Italia Ignazio Visco è giunto stamani un invito, affinché
l'Italia possa tornare a "credere nella possibilità di ritrovare
la sua forza economica", ma "la situazione è pesantissima, ci
sarà bisogno di un grande sforzo collettivo, che coinvolga anche
i corpi sociali intermedi, tra cui i liberi professionisti". E'
così che si esprime il presidente del Consiglio nazionale dei
commercialisti Massimo Miani, riferendo che "il calo del Pil
prospettato tra il 9% e il 13% conferma non solo alcune nostre
previsioni fatte ad inizio 'lockdown', ma anche la percezione
chiara che abbiamo tutti i giorni assistendo il 75% delle
imprese italiane. Siamo testimoni di una situazione di grande
difficoltà. Dopo gli interventi a pioggia del decreto rilancio,
coi quali il governo prova ad aiutare tutti i settori in
sofferenza, c'è ora bisogno di un progetto organico e di una
visione per la ricostruzione", incalza il numero uno dei
professionisti. Occorrerebbe "una seria e complessiva riforma
del fisco, che riduca il peso del carico tributario e
semplifichi adempimenti, e un radicale piano contro la
burocrazia. In questo periodo emergenziale, proprio la
burocrazia e la complessità delle norme sono state spesso un
freno alla rapida applicazione delle misure governative e al
dispiegarsi dei loro effetti positivi. Basti pensare alle
difficoltà nell'accesso al credito". Per Miani un contributo
allo snellimento delle procedure "potrebbe venire dal 'Jobs act
del lavoro autonomo', legge che prevedeva di delegare alle
libere professioni alcune funzioni sussidiarie per alleggerire
la Pubblica amministrazione. Una previsione normativa che
sarebbe opportuno portare a compimento", conclude il presidente
dei commercialisti italiani. (ANSA).