(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Nell'emergenza Covid-19 "i dati
diffusi dall'Istat destano forte preoccupazione: tra marzo e
aprile hanno perso il lavoro quasi 400.000 persone", e "secondo
la task force a cui aderiscono ministeri dell'Economia e dello
Sviluppo economico, Banca d'Italia, Abi, Medio credito centrale
e Sace, le richieste pervenute al Fondo di solidarietà per i
mutui per l'acquisto della prima casa per la sospensione di
prestiti e rate solo a fine maggio sono 69.000 (con importo
medio di 89.000 euro)", dunque "consumatori, i professionisti, i
piccoli imprenditori sono in enorme difficoltà": Parola del
presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo
Miani, intervenuto al 'webinair' della categoria sulla crisi da
sovrindebitamento. E, incalza il vertice dell'Ordine, in
difficoltà "lo sono sia quelli ammessi in precedenza alla
disciplina del sovraindebitamento, che a causa della pandemia si
vedono costretti a rinegoziare i termini di adempimento dei
piani già omologati o a dover tornare davanti al giudice per
modificare i precedenti accordi siglati con i creditori, sia
quelli che, pur essendo prima del Covid 'in bonis', a causa
della pandemia si trovano e si troveranno improvvisamente
"sovraindebitati" per aver perso il lavoro o per aver visto
ridurre in modo vertiginoso il fatturato, o per aver dovuto
chiudere o sospendere le attività". Per Miani, "quando il
disagio sociale ed economico è massimo, proliferano le mafie e
le organizzazioni criminose che oggi compaiono davanti ai
piccoli imprenditori e concedono denaro ad usura. Il
collegamento sovraindebitamento-usura è immediato. Per questo
proponiamo di semplificare al più presto le procedure per la
ristrutturazione dei debiti per esdebitare famiglie, piccoli
imprenditori, lavoratori autonomi", chiosa il presidente dei
commercialisti della Penisola. (ANSA).