(ANSA) - ROMA, 06 LUG - "Abbiamo deciso di restare, di
mettere la nostra professionalità e il nostro impegno al
servizio del Paese. Ma moltissimi di noi sono ancora più in
difficoltà dopo il lockdown: sempre più precari, sempre più
impossibilitati a riaprire i nostri studi. Non costringeteci ad
emigrare": è l'appello lanciato al governo dalle componenti
giovanili di architetti, assistenti sociali, avvocati,
consulenti del lavoro, geometri, ingegneri, notai e periti
industriali, professionisti che hanno meno di 45 anni, e
lamentano la mancata concessione, al pari delle imprese, del
contributo a fondo perduto del decreto rilancio. La loro
protesta, si segnala, si terrà mercoledì 8 luglio, quando
insceneranno un sit-int dinanzi a Montecitorio, alle ore 15.
(ANSA).