(ANSA) - ROMA, 07 APR - Pur "accogliendo favorevolmente
l'abbandono dei codici Ateco per la determinazione di chi possa
ricevere il contributo, si ribadisce che è necessaria una
modalità più equa, per il calcolo dei contributi a fondo perduto
per imprese e professionisti, che non deve essere basata su
rigide indicazioni di percentuali di perdita, ma
sull'applicazione di una percentuale sulle perdite
effettivamente subite tra il 2019 ed il 2020, liberandosi e
liberandoci dalla 'sindrome' della percentuale minima di
riduzione dei fatturati che, questa volta, è stata individuata
nel 30%", dunque urge "utilizzare la perdita effettiva di
fatturato come base imponibile al fine di attribuire contributi
maggiori a chi ha avuto perdite maggiori, senza però dimenticare
nessuno ed evitando le discriminanti esclusioni di chi si
trovasse al di sotto, a volte anche di un nonnulla, della rigida
indicazione del 30%". Lo si legge nella memoria che l'Int
(Istituto nazionale tributaristi), a firma del presidente
Riccardo Alemanno e del consigliere Giuseppe Zambon, ha
depositato nelle Commissioni Finanze e Bilancio del Senato, che
vaglieranno a giorni il decreto sostegni. Tra le proposte
dell'associazione, si legge in una nota, pure quella di un
"emendamento relativo al rischio quarantena e/o ospedalizzazione
del professionista causa Covid-19, che ricomprende tutto il
settore professionale, ovvero sia gli iscritti alle Casse
previdenziali private, sia gli iscritti alla gestione separata
dell'Inps. Proposta che ha riscontrato la condivisione di vari
senatori", chiosano i vertici dei tributaristi. (ANSA).