(ANSA) - ROMA, 24 NOV - A giudizio dell'Aiga, Associazione
italiana dei giovani avvocati, "appare ingiustificata la mancata
inclusione" nel disegno di legge sull'equo compenso delle
"prestazioni rese dai professionisti in favore di società
veicolo di cartolarizzazione e a quelle rese in favore degli
agenti della riscossione", poiché ciò "comporta l'esclusione
dall'ambito di applicazione del ddl, di una consistente fetta di
incarichi legali, il più delle volte affidati ad avvocati
esterni". Parola del presidente Francesco Paolo Perchinunno,
stamattina ascoltato dalla Commissione Giustizia del Senato, che
sta esmainando il testo licenziato dalla Camera, ad ottobre.
L'Aiga si dichiara favorevole, tra l'altro, "all'introduzione di
un regime di nullità di protezione operante a vantaggio del
professionista, o rilevabile d'ufficio per le clausole che
prevedono un compenso non equo", nonché al "riconoscimento della
legittimazione all'azione di classe riconosciuta al Consiglio
nazionale dell'Ordine al quale sono iscritti i professionisti
interessati, o dalle associazioni di categoria maggiormente
rappresentative". (ANSA).