(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Il Disegno di legge per
l'introduzione di un giusto compenso per remunerare i servizi
professionali (quantificato in base ai parametri tariffari
emessi dai Ministeri vigilanti degli Ordini professionali e,
attualmente, usato soltanto dai giudici nell'ambito del
contenzioso, ndr) "non può che essere accolto con favore dal
mondo delle professioni 'in primis', ma più in generale anche
dai cittadini": le norme proposte "provvedono alla disciplina di
un aspetto fondamentale dell'esercizio delle libere professioni
ordinistiche, che lungi dal rappresentare un ostacolo alla
libera concorrenza, ne costituisce un momento di garanzia di
tutela degli utenti in ordine alla qualità della prestazione". A
pensarla così è il Comitato unitario delle professioni (Cup),
presieduto da Marina Calderone, che oggi pomeriggio ha tenuto
un'audizione in Commissione Lavoro al Senato sul Ddl sull'equo
compenso voluto dal presidente dello stesso organismo
parlamentare, Maurizio Sacconi (Ei). "E' possibile - si
sottolinea - confinare le pratiche piratesche, fondate
esclusivamente sull'accaparramento della clientela in base ad
una offerta della prestazione con compensi irrisori, al di fuori
delle dinamiche legittime del mercato del lavoro professionale".
(ANSA).