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Fisco, le critiche dei commercialisti

Miani (Ordine) scrive a Casero (Mef) e Ruffini (Entrate)

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 13 LUG - L'introduzione del Fisco telematico nel nostro Paese ha rappresentato "una rivoluzione straordinaria ed una realtà che non ha eguali a livello internazionale", tuttavia se grazie alla digitalizzazione "l'Amministrazione finanziaria è riuscita a realizzare evidenti risparmi di spesa per circa 2 miliardi di euro", questi si sono tradotti in "maggiori costi a carico dei contribuenti e, soprattutto, dei commercialisti che li assistono a causa del moltiplicarsi, in questi ultimi anni, degli adempimenti fiscali". E' quanto si legge in una lettera inviata oggi dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Massimo Miani al viceministro dell'Economia Luigi Casero ed al direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Fra gli obblighi a carico dei professionisti, si indicano quelli di "comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva e di tutte le fatture emesse e ricevute, nonché quelli di invio delle Certificazioni Uniche e dei dati degli oneri deducibili/detraibili per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata".
    Si tratta, si lamenta Miani, di "adempimenti ispirati, per lo più, ad esigenze di contrasto dell'evasione, ma che non arrecano alcun vantaggio diretto alle imprese obbligate e che, per giunta, comportano ulteriori costi indiretti di gestione, considerata la sempre maggiore complessità della fiscalità nel nostro Paese". (ANSA).
   

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