(ANSA) - ROMA, 17 LUG - L'abolizione delle tariffe minime
professionali nel 2006 (mediante i provvedimenti sulle
'Liberalizzazioni' dell'allora ministro dello Sviluppo economico
Pier Luigi Bersani, ndr), "con la complicità della crisi
economica, ha senz'altro agevolato negli ultimi anni la
contrattazione dei compensi al ribasso, determinando una
sensibile diminuzione dei redditi professionali". Ad affermarlo,
in una nota, il presidente dell'Enpapi (Ente di previdenza della
libera professione infermieristica) Mario Schiavon, spiegando di
appoggiare l'iniziativa legislativa per inserire parametri per
una equa remunerazione delle prestazioni professionali del
presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi
(Ei), che ha cominciato il suo iter parlamentare nei giorni
scorsi a palazzo Madama, visto che "nel 2011 i guadagni della
categoria degli infermieri si avvicinavano ai 25.000 euro annui
in media, ma nel 2015 si sono approssimati sempre più alla
soglia dei 20.000". Il vertice della Cassa pensionistica privata
auspica, dunque, che sul tema dell'equo compenso "si giunga ad
un consenso trasversale tra le varie forze politiche in
Parlamento, al fine di arrivare all'approvazione del
provvedimento entro la conclusione della legislatura, vista la
necessità di dare un giusto riconoscimento alla prestazione
libero professionale, soprattutto a tutela dei giovani, per
permettere loro di costruire un percorso lavorativo dignitoso".
(ANSA).