Vendere immobili, utilizzando una piattaforma reale e una piattaforma virtuale in condivisione con professionisti dello stesso settore. Ci ha pensato iStudioarch con un nuovo progetto di business e una nuova app rivolta agli agenti immobiliari.
Meno costi, più risultati e migliori servizi: tutto ciò, nel settore dell’immobiliare, grazie al co-working che letteralmente significa “lavorando con”. Il progetto si chiama iCommunity, dal nome della società in cui nasce, iStudioarch, il cui amministratore, Domenico Cerini, forte di un’esperienza nel settore ultratrentennale, spiega tutti i benefici e l’importanza di instaurare nuove strategie professionali. “La qualità del lavoro – spiega Cerini - dipende sempre più da quanto le persone apportano in termini di conoscenza e reattività. I personaggi proattivi e indipendenti sono stati identificati come i punti chiave dello sviluppo e della crescita economica. Quello che intendiamo perseguire con una community di agenti immobiliari, che condividono spazi fisici e virtuali, è potenziare il business del singolo agente valorizzando la rete in cui può inserirsi”.
La dimostrazione concreta del successo crescente delle piattaforme di coworking, che in Italia stanno conquistando i freelance (e non solo) di vari settori, è data dal fatto che la rete di relazioni consente una migliore circolazione delle informazioni e delle conoscenze e di conseguenza competitività e innovazione. L'azione individuale e quella collettiva lasciano in sostanza il posto all'azione connettiva. “La nostra formula – aggiunge Cerini – prevede diverse modalità di adesione al progetto per gli agenti immobiliari, dalla possibilità di condividere spazi fisici, come una sala riunione, alla possibilità di utilizzare una segretaria personale. Non ci sono rivalità né competizione, nessuna decisione arriva dall’alto. Gli agenti immobiliari coworker possono interagire in modo tale che ognuno, pur svolgendo in maniera indipendente il proprio lavoro, metta in condivisione la propria professionalità e le proprie informazioni a beneficio di una piattaforma comune, utilizzando servizi che, essendo strutturati per un numero maggiore di professionisti, siano più vantaggiosi economicamente e più professionali nella resa. I costi sono calcolati sui servizi utilizzati dai coworker e non vi sono royalty o percentuali da stornare sugli affari conclusi”. “Il risultato – conclude Cerini - sarà servizi migliori per tutti i coworker aderenti, costi minori, e migliore offerta per la nostra clientela che vende, acquista o affitta un immobile”.