"Abbiamo bisogno che lo Stato ci
sia vicino". A dichiararlo, a margine del vertice svoltosi in
Prefettura a Foggia e presieduto dal ministro dell'Interno,
Marco Minniti, è stato il sindaco di San Marco in Lamis, Michele
Merla, riferendosi alla strage di ieri.
Il sindaco ha tra l'altro elogiato i due fratelli contadini
barbaramente uccisi dal commando di killer solo perché si
trovavano nello stesso luogo in cui erano stati uccisi il
presunto boss Mario Luciano Romito e suo cognato, Matteo De
Palma. "Erano persone assolutamente per bene - ha detto Merla -
che ogni mattina si alzavano per andare a lavorare. Hanno avuto
la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento
sbagliato. Questo è quello che noi con forza ribadiamo, e non
abbiamo dubbi su questa nostra convinzione perché è così.
Conoscevamo le vittime".
"Spero - ha aggiunto il sindaco - che le nostre
preoccupazioni siano ascoltate dal ministro Minniti perché ci
troviamo in un territorio importante, dov'è venerato un santo
come Padre Pio, in un luogo a sei chilometri di distanza da
quello in cui è avvenuta la strage. Se non ci ascoltano sarebbe
grave per uno Stato moderno come quello italiano. Noi ci
aspettiamo, perciò, più forze dell'ordine e più forze in grado
di poter investigare perché è proprio questo che manca sul
Gargano, e soprattutto più presenza".
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