"La città è stremata, stop ai
tentativi con ArcelorMittal, cambino radicalmente le condizioni
oppure si lavori tutti insieme per chiudere l'Ilva". Lo scrive
il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci rivolgendosi al presidente
del Consiglio Giuseppe Conte. "Tutto quello che ci arriva -
osserva il primo cittadino - sono solo e sempre notizie di
abbuoni finanziari e contrattuali al privato e di carte bollate
per prolungare l'agonia e la presa per i fondelli di centinaia
di migliaia di cittadini del sud. Nessuno slancio sincero per
Taranto, ormai non c'è più nemmeno un briciolo di pudore".
Annunciando che ArcelorMittal sta "ostacolando la richiesta
di riesame dell'Aia", Melucci chiede al premier di prendere
"consapevolezza che l'Italia può avere l'acciaio in altre
maniere, accettiamo una volta per tutte il fatto che non sarà
ArcelorMittal a salvare e riconvertire l'Ilva di Taranto, ce lo
stanno dicendo a chiare lettere, stiamo facendo fatica inutile
su tutti i tavoli negoziali ed istituzionali, sembra si stiano
prendendo persino gioco della magistratura italiana".(SEGUE).
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