Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus: gli esperti, test rapidi non utili a diagnosi

Coronavirus: gli esperti, test rapidi non utili a diagnosi

Chironna e Paradiso li hanno sperimentati al Policlinico

BARI, 05 aprile 2020, 19:22

Redazione ANSA

ANSACheck

"I test rapidi sierologici non possono essere utilizzati per la diagnosi di Covid-19, la diagnosi deve essere effettuata mediante test molecolari su tamponi nasofaringei". Lo dichiarano attraverso una nota la professoressa Maria Chironna, responsabile del laboratorio Igiene del Policlinico di Bari, centro di riferimento regionale Covid-19, e Angelo Paradiso, direttore scientifico Irccs Giovanni Paolo II di Bari: i due professori hanno sperimentato sul campo i test rapidi sul personale sanitario del Policlinico. "I test rapidi per anticorpi anti-SARS-CoV-2 - spiegano - non sono adatti per la diagnosi di infezione, ma danno buone informazioni sulla risposta immunologica nei confronti del virus e possono essere utilizzati solo a complemento nell'algoritmo diagnostico. Dalla valutazione effettuata su circa 300 campioni processati in parallelo (sangue e tampone) è emerso che i test rapidi, anche in soggetti con sintomi, non sono sensibili quanto i test su tampone nasofaringeo; i test sierologici non evidenziano infezioni da SARS-CoV-2 in soggetti con esordio sintomi recente (meno di 5-7 giorni); e se il test sierologico è positivo e il soggetto ha sintomi suggestivi di Covid-19, il test rapido ha una buona predittività (vuol dire che è molto probabile che si tratti di una vera infezione da SARS-CoV-2)". I due professori evidenziano che il risultato "è in linea con quanto ribadito nella circolare ministeriale del 3 aprile 2020 a proposito delle indicazioni relative alla diagnosi di laboratorio".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza