"Ho avuto un grande
maestro che si chiamava Enzo Bearzot e ci ha insegnato molto.
Credo che anche nell'82, quando siamo riusciti a vincere il
Mondiale, molto merito vada a lui". Lo ha detto Marco Tardelli
al Festival Il Libro Possibile di Polignano a Mare, che si
conclude la sera dell'11 luglio, intervenendo a uno dei più
attesi incontri del Festival, sostenuto da Pirelli. Dedicato al
tema: 'Da Italia-Germania 4 a 3 al lockdown, storia di 50 anni
d'Italia', l'incontro ha visto sul palco Walter Veltroni e l'ad
di Pirelli Marco Tronchetti Provera.
"Molto merito va anche a noi perchè eravamo un gruppo ben
formato. Eravamo un gruppo forse non così importante come si
possa pensare ma che lo è diventato nel tempo" ha raccontato
Tardelli. "In quegli anni Bearzot è riuscito a costruire una
squadra veramente forte. Noi lo abbiamo seguito, magari a volte
non lo condividevamo, abbiamo avuto anche delle discussioni con
lui, ma ci ha sempre convinto in tutto. Soprattutto ci ha sempre
difeso, nel bene e nel male. E' sempre stato con noi in tutti i
momenti difficili da superare, anche con la stampa" ricorda.
Bearzot "era bravissimo nel scegliere le persone. A volte ha
scelto anche giocatori meno importanti di quelli che ha lasciato
a casa. Però sapeva che quelli servivano al gruppo. Una cosa
magnifica che forse qualcuno dovrebbe imparare in questo
periodo" ha sottolineato Tardelli.
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