"Se anche il calcio prende la strada
del basket e si fa sparire il merito sportivo, è un peccato. Noi
non vinceremo lo scudetto, ma Venezia che l'ha vinto per due
anni non è entrata in Eurolega, neanche con una wild card....
Così succederebbe anche con la Superlega, il calcio che è di
tutti diventerebbe per pochi. Spero davvero che non succeda e si
trovi un accordo".
Così il presidente dell'Happy Casa Brindisi, Ferdinando Marino,
commentando il progetto che scuote il mondo del calcio fa un
parallelo con il torneo di basket cui non può ambire la sua
squadra, in lizza per il titolo in serie A.
"L'Eurolega nacque una ventina di anni fa quando il basket
era in crisi e fu un'idea di successo, ma resta riservata a
pochi, un circolo chiuso - sottolinea Marino, già presidente
della Lega basket, al telefono con l'ANSA -. Ora la pandemia ha
messo alle strette anche i grandi club del calcio e nasce questa
proposta, che dal punto di vista gestionale e progettuale
comprendo ma va a incidere nello sport più amato in assoluto. E
un fulmine a ciel sereno e spero per il bene di tutti che si
mettano ad un tavolo e trovino un accordo senza spaccature o
sanzioni. Sarebbe molto triste".
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