La memoria di Nicola Sacco e
Bartolomeo Vanzetti, giustiziati nel 1927 sulla sedia elettrica
in America, è stata riabilitata nel 1977 e oggi, a novant'anni
esatti dall'esecuzione, la loro storia va raccontata e
tramandata per comprendere pienamente i valori
dell'integrazione. E' quanto emerso oggi a Bari nel consiglio
regionale della Puglia nel convegno su 'Processi migratori e
immigratori nella storia dell'ultimo secolo tra accoglienza,
pregiudizio, intolleranza e razzismo', tenutosi alla presenza,
tra gli altri, di due nipoti di Sacco e Vanzetti.
L'incontro, organizzato in collaborazione con la Fondazione
Giorgio Amendola, è stato il secondo promosso dalle assemblee
legislative di Puglia e Piemonte (il primo si è tenuto il 2
ottobre scorso nell'aula di Palazzo Lascaris), regioni d'origine
del foggiano Sacco (Torremaggiore) e del cuneese Vanzetti
(Villafalletto). "I due innocenti furono uccisi - ha
sottolineato Prospero Cerabona, presidente della Fondazione
Amendola - sulla base del pregiudizio suscitato dalla loro
origine". "Furono - ha aggiunto il presidente del consiglio
regionale pugliese - due martiri dell'intolleranza e dell'odio
razziale". Di qui l'invito a riflettere rivolto ai ragazzi
presenti in aula. Tra questi i rappresentanti del parlamentino
dei giovani, gli alunni della media 'Padre Pio' di Torremaggiore
e dell'istituto 'Grimaldi' di San Paolo di Civitate, che hanno
aperto il convegno con l'inno nazionale e l'inno d'Europa,
supportati dall'orchestra e coro 'Terre Federiciane' e
dall'associazione culturale musicale 'Mozart'.
Loizzo, nell'invitarli a "ricordare il calvario di milioni di
italiani emigrati in terre lontane", ha sottolineato come oggi
questo ricordo sia "un contenuto sovversivo della memoria che
scatena reazioni infastidite di quanti preferiscono ignorare
quelle sofferenze ed alimentare l'intolleranza". "Confrontarsi
sul passato e sulla realtà odierna dei flussi migratori - ha
concluso Loizzo - è importante soprattutto per i tanti giovani
che guardano all'estero in cerca di opportunità di lavoro".
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