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Zedda, tanti big ma non parlano Sardegna

Zedda, tanti big ma non parlano Sardegna

Candidato centrosinistra"Salvini?prima dava dei pastori a sardi"

CAGLIARI, 21 febbraio 2019, 20:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La campagna elettorale? Stanno arrivando tutti, almeno si aumentano i flussi turistici. Peccato che stiano parlando di tutto fuorché della Sardegna". Così Massimo Zedda, candidato governatore del centrosinistra, alla Fiera di Cagliari davanti a duemila persone. Il riferimento è ai tre leader del centrodestra, contemporaneamente a Cagliari - Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni - per sostenere il candidato Christian Solinas.

"Candidato senza volto e senza curriculum", lo ha definito Zedda. "Il candidato deve metterci passione, impegno, dire che cosa intende fare. Pare che questo non valga per il centrodestra: il candidato è diventato invisibile ed e stato nei giorni sostituto da ministri, sottosegretari, eccetera. Lo sbarco prelude alla subordinazione al potere che starà altrove, non in Sardegna. Gli elettori però sapranno capire. Le elezioni sarde in questi giorni vengono usate per altre elezioni future. Non si vota per Salvini, per Meloni o per Berlusconi, ma si deve votare per la Sardegna, per il nuovo Consiglio regionale".

"Salvini? Per anni ha usato il termine pastore come insulto e ora dice di essere accanto ai pastori. Si è lasciato sfuggire qualcosa anche in Sardegna del suo modo di pensare". Sul rivale Solinas: "Ha venduto la storia del proprio partito, il Psd'Az di Emilio Lussu, nemico del fascismo, per un posto al Senato e lo ha fatto ancora. Non sono stanco di fare il sindaco, ma così come Cagliari è la mia città, la Sardegna è la mia terra. Una terra che ha tanto da offrire ma anche da reclamare per le ingiustizie patite.

Dai costi dei trasporti a quelli del commercio. La Sardegna è un immenso giacimento da mettere a frutto anche per l'occupazione. C'è un mondo a cui dovremo guardare: nord Africa e Medio Oriente non come nemici, ma come alleati per crescere". Poi la promessa: "Mi impegno ad amministrare bene la regione, cambiare non è facile ma è pure possibile. Senza promettere miracoli. Abbiamo coinvolto chi vive la Sardegna giorno per giorno, compresi i pastori ai quali esprimiamo la nostra vicinanza".

I PUNTI FORZA - Turismo , urbanistica, infrastrutture per aeroporti, lavoro, pastorizia. Sono stati i temi trattati dal candidato presidente del centrosinistra Massimo Zedda nella parte finale del suo intervento alla Fiera di Cagliari in vista delle regionali di domenica. "Vogliamo far tornare in Sardegna chi è stato costretto ad andare lontano dall'isola. Perché lontano si perde la qualità della vita". Basta tagli, ha detto Zedda: "Noi dobbiamo pensare a una politica umana, perché per i tagli basta una calcolatrice. Bisogna pensare alle persone, non ai numeri".

Serve "un intervento del governo molto forte anche per il porto canale di Cagliari", ha detto Zedda ritornando sul tema trasporti. Poi ha parlato anche di Virginia Raggi, sindaca di Roma: "Quando ha posto il veto sulle Olimpiadi di Roma - ha detto - anche la Sardegna ha perso una occasione irripetibile. Con la vela avremmo avuto sport, turismo, infrastrutture, riqualificazioni. Tutto questo ce lo siamo giocati per colpa della sindaca di Roma". I rivali? "Sono in giro in campagna elettorale per distogliere l'attenzione su quello che stanno facendo al governo. Saremo i primi in Europa a fermare populismi e fascismi. Ne parleranno anche negli Stati Uniti di quello che stiamo facendo in Sardegna".

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