Porto di Cagliari più sicuro e più vicino alla città anche grazie alla tecnologia. Ma l'esempio del capoluogo, un progetto con cinque anni di studio, sperimentazione e confronto chiamato Cagliari port 2020, può essere utilizzato anche negli altri scali marittimi dell'isola. "E magari - ha spiegato il presidente dell'Autorità di sistema del mare di Sardegna Massimo Deiana - diventare anche un modello a livello nazionale. Rispetto ai competitori abbiamo un vantaggio: strutture e servizi di eccellenza che non si trovano da altre parti".
Il risultato è un software informativo innovativo presentato al Molo Ichnusa di Cagliari con informazioni sul trasporto merci, passeggeri e crocieristi collegate con sistemi istituzionali per l'incremento della sicurezza in porto e la riduzione dei tempi delle operazioni in banchina e delle possibilità di errore. Il progetto di ricerca e innovazione è finanziato con nove milioni dal Miur. Il port community system è, ad esempio, una piattaforma telematica per la digitalizzazione delle pratiche sui trasporti di merci e persone.
Dodici le agenzie marittime che, dallo scorso luglio, sono state coinvolte nella sperimentazione. In dodici mesi sono state monitorate 1.700 toccate. Il sistema - è stato spiegato - "piloterà anche la scelta del turista che passa negli scali sardi nella scoperta del territorio e dei suoi prodotti tipici". Coinvolti in Cagliari port 2020 anche Vitrociset, Crs4, Università di Cagliari, Ctim, Click&find, Ctm, Cict, Flossalab, 4cmultimedia.