Polizia e Carabinieri presidiano in
divisa l'accesso della sezione di Medicina Legale dell'ospedale
Maggiore di Parma, dove nella notte è morto Totò Riina, il capo
dei capi di Cosa Nostra. Davanti al reparto, dove ci sono due
macchine delle forze dell'ordine, ci sono cronisti, fotografi e
cameraman. Nella struttura ospedaliera anche personale in
borghese delle forze dell'ordine.
Da parte di autorità e del personale ospedaliero c'è il
massimo riserbo anche a tutela della privacy dei parenti.
Le condizioni di salute del 'capo dei capi' di Cosa nostra si
erano aggravate negli ultimi giorni dopo due interventi
chirurgici e ieri erano improvvisamente diventate disperate. Per
questo motivo, su indicazione dei medici che ne avevano
accertato la gravità, il ministro della Giustizia Orlando aveva
concesso ai familiari di potersi recare al capezzale di Riina.
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