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Musica: Guglielmo Tell di Rossini torna al Massimo Palermo

Musica: Guglielmo Tell di Rossini torna al Massimo Palermo

Dal 23 gennaio con regia di Michieletto, sul podio maestro Ferro

PALERMO, 15 gennaio 2018, 17:35

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dopo più di cinquant’anni torna in scena al Teatro Massimo di Palermo il “Guillaume Tell” di Gioacchino Rossini, martedì 23 gennaio, per l’inaugurazione della stagione 2018. "Diamo il via alle celebrazioni per i 150 anni dalla morte del genio di Pesaro- ha detto il soprintendente Francesco Giambrone- e al tempo stesso inauguriamo la stagione con un’opera monumentale". Sul podio Gabriele Ferro che si può definire un direttore rossiniano, che conosce bene la complessa e difficile partitura del Tell. "E’ un Grand opera- ha aggiunto Ferro- che segna il passaggio dall’età neoclassica al romanticismo, anche se in Rossini prevale sempre la visione razionale della realtà". L’opera viene spostata dal regista Damiano Michieletto in epoca moderna in una Svizzera povera e contadina, con un allestimento proveniente dal Covent Garden di Londra, dove nel 2015, è stato molto contestato per via di uno stupro, giudicato di cattivo gusto. Nell’opera la violenza contro una donna viene raccontata, ma Michieletto ha scelto di rappresentarla oggi con minore veemenza. Guglielmo Tell è l’ultima opera scritta da Rossini che così scelse di dare il suo addio alle scene. Ispirata al dramma omonimo di Schiller, l’opera tratta dell’aspirazione di un popolo alla libertà, dopo che il territorio svizzero viene occupato dall’esercito asburgico. Tema principale però non è solo la patria, la libertà, e il rapporto tra Guglielmo e il figlio, ma il legame tra l’uomo e la natura, usurpata, proprio come il popolo che subisce il trauma dell’invasione. Nel ruolo di Tell, Roberto Frontali, Arnold è Dmitry Korchak, giustamente preoccupato come tutti i tenori che affrontano l’opera, tanto la parte del tenore è ardua, e Nino Machaidze è il soprano che interpreta Mathilde. Si replica fino al 31 gennaio.
   

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