"In Sicilia le città, soprattutto
quelle metropolitane, sono diventate luoghi dove la criminalità
organizzata sfrutta la prostituzione. Non dà la misura della
civiltà un Paese che si volta dall'altro lato rispetto a un
fenomeno come la prostituzione che se regolamentato porterebbe
gettito fiscale e garantirebbe anche verifiche sanitarie". Lo
dice in deputato regionale dell'Udc, Vincenzo Figuccia,
assessore per un mese nel governo Musumeci, prima delle
dimissioni a causa di uno scontro con la maggioranza sugli
elevati stipendi dei dipendenti dell'Assemblea siciliana.
"Faccio appello al parlamento regionale affinché si intesti
una battaglia per una legge nazionale sull'esercizio della
prostituzione che riporti decoro nelle nostre città, togliendo
dalle grinfie della malavita migliaia di persone - conclude -
Paesi cattolici dell'Ue hanno fatto passi importanti per
tutelare chi sceglie di prostituirsi. Non è ammissibile che alla
criminalità si diano vantaggi incredibili per lucrare anche su
questo".
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