Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mafia: non convalidato fermo Scozzari

Mafia: non convalidato fermo Scozzari

Politico di Licata si era dimesso dopo interrogatorio,scarcerato

LICATA (AGRIGENTO), 22 giugno 2019, 17:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   Il Gip di Agrigento non ha convalidato il fermo di Giuseppe Scozzari, 47 anni, responsabile dell'ufficio tecnico dell'ospedale "San Giacomo d'Altopasso" e consigliere comunale di Licata (Ag), dimessosi ieri dopo l'interrogatorio. Il funzionario accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, difeso dall'avvocato Angelo Balsamo, è stato scarcerato. Gli altri sei fermi, compreso quello del presunto reggente della famiglia mafiosa Angelo Occhipinti, sono stati convalidati.
  Secondo i pm della Dda di Palermo Gery Ferrara e Claudio Camilleri, che hanno firmato il fermo di indiziato di delitto, il geometra responsabile dell'ufficio tecnico dell'ospedale di Licata, approfittando della posizione strategica all'interno del nosocomio avrebbe "messo a disposizione del capomafia, Angelo Occhipinti, la struttura, garantendo visite e prestazioni specialistiche indebite alla consorteria mafiosa di Licata" sgominata con l'operazione "Assedio" dei carabinieri. Per il Gip Stefano Zammuto, "c'è la prova, contrariamente a quanto ha detto durante l'interrogatorio, che abbia chiesto e ottenuto i voti dal capomafia Angelo Occhipinti ma non emerge in maniera chiara una contropartita che possa aver rafforzato Cosa Nostra".  

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza