La certezza di non poter più
amare ed essere amata. E' la consapevolezza di Marguerite
Yourcenar che nella raccolta di prose "Fuochi" scritta nel 1935,
da una "violenta esperienza d'amore", racconta nove storie, nove
quadri. Laura Morante sceglie quattro icone Fedra, Antigone,
Clitennestra e Lena per dare vita al suo monologo, ieri sera al
teatro greco di Siracusa, nel quinto appuntamento di Inda 2020
Per voci sole, il progetto speciale realizzato quest'anno dalla
Fondazione Istituto nazionale del dramma antico. Applausi per
l'attrice toscana sul palco con Rodrigo D'Erasmo degli
Afterhours e Roberto Angelini che hanno arrangiato ed eseguito
dal vivo brani di Nick Drake incorniciando il cammino nei
sentimenti, nei pensieri e nelle emozioni alle quali ha dato
voce Laura Morante: "Che possiate soffrire gli stessi mali che
avete inflitto a me contro ogni giustizia". "La menzogna diventa
appagamento".
Sono pezzi di cuore rabbiosi che non possono tacere. Quattro
voci della leggenda greca in una narrazione "radicata nel
passato ma ambientata nella nostra realtà odierna" scrive
Fabrizio Arcuri, che cura la regia.
Laura Morante legge quattro figure femminili da Fuochi di
Marguerite Yourcenar, nella traduzione di Maria Luisa Spaziani,
ma anche due brevi estratti, il primo da Antigone di Sofocle
nella traduzione di Massimo Cacciari, il secondo da Ippolito di
Euripide nella traduzione di Umberto Albini.
Lo spettacolo, grazie all'accordo di partenariato digitale
siglato dalla Fondazione Inda con TIM, è stato trasmesso
gratuitamente in streaming dal sito www.indafondazione.org e
resterà disponibile in differita nella prossima settimana.
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