(ANSA) - PALERMO, 30 SET - Anche in Sicilia sono già pronte
1,5 milioni di dosi vaccino anti influenzale acquistate dalla
Regione Siciliana, che si è occupata dell'appalto unico
regionale per la campagna del 2020. Sono oltre il 60 per cento
in più rispetto all'anno scorso: a Palermo, 360mila, a Trapani
215 mila, ad Agrigento 114.600, ad Enna 38mila, a Caltanissetta
54.550, a Messina 233.500, a Catania 269mila, a Siracusa 124mila
e a Ragusa, infine, 92mila. Molte le novità introdotte
dall'assessorato regionale alla Salute per la realizzazione
della campagna. Rispetto alle stagioni precedenti la
vaccinazione oltre ad essere raccomandata ai soggetti a rischio
- tra cui pazienti cronici come cardiopatici, diabetici,
ipertesi, broncopatici e donne in gravidanza -, sarà estesa
anche agli adulti sani in buone condizioni di salute che hanno
compiuto almeno 60 anni, invece l'anno scorso era 65; a tutti i
bambini con età superiore a 6 mesi che frequentino comunità; ai
familiari dei bambini con meno di 6 anni; e, naturalmente, agli
operatori sanitari e agli operatori di pubblica utilità. A tutte
queste categorie la vaccinazione verrà offerta in forma attiva e
gratuita. L'anno scorso l'adesione alla campagna ha fatto
registrare un incremento complessivo del 15% rispetto al 2018.
"Il vaccino influenzale in Sicilia viene identificato con
l'arrivo dell'inverno - spiega all'ANSA Letizia Di Liberti,
dirigente generale del dipartimento attività sanitarie ed
osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana - pertanto
il nostro decreto come sempre si uniforma a quello nazionale e
dice che si parte dal 5 ottobre e quindi siamo pronti, ma di
solito i cittadini si rivolgono al proprio medico sempre i primi
di novembre, quando arriva il freddo. Alle aziende abbiamo
chiesto il quadro dell'adesione dei medici di famiglia e quante
dosi hanno richiesto per organizzare la distribuzione e
organizzare eventualmente anche la vaccinazione a carico
dell'Asp con i propri medici. Siamo in un periodo di Covid -
aggiunge - e dovendo evitare assembramenti abbiamo chiesto alle
Asp di identificare locali da mettere a disposizione dei medici
di famiglia, ma anche i centri vaccinali aziendali per evitare
folle, per ricevere più soggetti, spazi parrocchiali, palestre
che anche i comuni dell'Isola possono mettere a disposizione".
(ANSA).