"Aprile 2020, siamo in quarantena
in Tenuta Regaleali, inconsuetamente deserta: cerchiamo di
assecondare la Natura e proviamo a capire cosa sta davvero
succedendo nel mondo". Comincia così l'avventura di Alessandro
Tasca, 18 anni, Nicco Tasca, di 16, e Sirah Maugeri, di 14 tre
giovani vignaioli siciliani, figli d'arte, che un anno fa, in
pieno lockdown, decidono di impiegare il tempo all'epoca del
Covid nel lavoro della terra e nella riscoperta delle proprie
"radici". Un progetto che si trasformerà ben presto anche in
un'iniziativa di solidarietà.
"È un pomeriggio di primavera - prosegue il loro racconto -
e passeggiando arriviamo ad una piccola vigna. Circa 1 ettaro di
Pinot Nero che prende vita grazie all'irruenza borgognona di
3.800 piante. Un piccolo vigneto, di una varietà insolita, non
ancora raggiunto dalle mani dell'uomo. Una sperimentazione ante
litteram come quelle del nonno Lucio negli anni '80. Ci
guardiamo negli occhi, e in Sicilia basta "una mezza taliata"
per intendersi, e decidiamo di prenderci cura di quella vigna,
ogni giorno, con costanza, con dedizione".
I tre ragazzi si consultano con "gli anziani", li guardano
lavorare, con curiosità e cercando di imitarli: "iniziamo così
tutte le lavorazioni che il momento richiede: zappiamo la terra
manualmente, poi spolloniamo le viti, le potiamo a verde e ne
leghiamo i tralci. Fino al 18 maggio, data che segna la chiusura
di un percorso in vigna e l'apertura di un progetto. Raccolte le
uve, abbiamo deciso di imbottigliarlo; abbiamo scelto la
bottiglia e disegnato l'etichetta. È così che è nato ECS, Pinot
Noir interamente siciliano, dalla vigna al bicchiere".
Ed è a questo punto che Alessandro, Nicco e Sirah, dopo
avere prodotto 250 bottiglie del "loro" vino, decidono di
metterlo in vendita sul web con l'obiettivo di raccogliere
fondi per un'iniziativa di solidarietà: l'intero ricavato verrà
infatti destinato alla realizzazione di uno spazio ricreativo
dove i bambini e i ragazzi del rione Arenella di Palermo
potranno giocare e socializzare in uno spazio verde adatto alla
loro età. La consegna è avvenuta nelle mani di suor Liliana
dell'istituto Maria Ausiliatrice di Palermo, che porta avanti lo
spirito di Don Bosco da sempre attento ai giovani.
Una esperienza, quella dei tre giovani vignaioli siciliani,
che li ha portati ad avere una maggiore consapevolezza: "Abbiamo
capito in quei giorni cosa significa lavorare la terra, la
stanchezza che ti fa bruciare la schiena piegata per ore, le
gambe indolenzite, la fatica che si prova. Alla fine della
giornata eravamo stanchissimi, ma avevamo fatto qualcosa che si
fa da centinaia di anni, che sa di terra e che sa di vita.
Un'annata, la 2020, che non dimenticheremo mai".
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