Nove anni di carcere sono stati
inflitti dal gup di Marsala Riccardo Alcamo a Giuseppe Maurizio
Spanò, 54 anni, l'infermiere accusato di violenze sessuali su
pazienti sedati per esami diagnostici effettuati nello studio
medico privato di via Sanità, a Marsala, del gastroenterologo
Giuseppe Milazzo. Spanò è stato giudicato con rito abbreviato.
Nel corso del processo, due periti nominati dal giudice (il
medico-psichiatra Gaetano Gurgone e la psicoterapeuta Francesca
Lombardi) hanno attestato che l'infermiere, quando agiva, "era
assolutamente in grado di intendere e di volere". La difesa,
infatti, puntava sulla "parziale" incapacità di intendere e
volere dell'imputato, che oggi non è stata riconosciuta dal
giudice.
Il processo a Spanò è nato dalla riunione di due procedimenti.
Quello relativo alla prima denuncia sporta da una donna che si
risvegliò dalla sedazione prima del previsto e quello avviato
per i sei casi di abusi filmati dalle telecamere successivamente
installate dai carabinieri.
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