(ANSA) - ANCONA 22 GIU - Giuseppa Fattori, l'anziana, ormai 96enne, diventata il simbolo della resistenza dei terremotati e della loro volontà di rientrare nei propri territori, tornerà nella sua casetta di legno abusiva a San Martino di Fiastra, vicino alla sua casa, resa inagibile dal sisma, grazie ad una legge varata dal governo Gentiloni e che da lei prende il nome: 'salva nonna Peppina', appunto e non grazie all'emendamento approvato ieri dalla Commissione speciale al Senato. "Il problema - dice all'ANSA la figlia Gabriella Turchetti - è che quella legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a dicembre e noi siamo arrivati a giugno,7 mesi, un tempo lunghissimo per una donna di 96 anni". Attualmente "siamo in attesa del dissequestro della struttura, realizzata da noi per mia madre, da parte della Procura di Macerata". I familiari hanno seguito tutto l'iter previsto dalla legge 'salva Peppina', in materia urbanistica, di tutela del paesaggio e di 'congruità' di quanto è stato costruito con il legno, che è stata verificata pochi giorni fa dai tecnici dell'Unione Montana: "abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, aspettiamo il dissequestro". Quanto all'emendamento di ieri "da quello che ho capito sarà utile a chi ha mobile house, roulotte, container altre strutture vicino casa, potrà rimanerci fino alla ricostruzione", ma non riguarda il caso di 'Peppina', come ha fatto notare oggi l'on. Mario Morgoni del Pd. "Oggi le nostre pagine social si sono riempiti di commenti: 'andiamo', 'ci vediamo tutti là'. Ma non è ancora possibile, purtroppo, speriamo di fare in fretta, soprattutto per Peppina, che è molto provata da questa attesa".(ANSA).