(ANSA) - ANCONA, 13 OTT - "Assurdo e scorretto tirare in ballo la Regione quale colpevole per la mancata erogazione dei fondi statali destinati ai Comuni del cratere". Il Presidente Ceriscioli è netto nel ribattere alle accuse rivolte alla Regione quale presunta responsabile della mancata erogazione dei fondi Cas dopo la nota inviata dalla Protezione civile ai Comuni per far presente che le casse di contabilità speciale sono vuote e informare che la richiesta dei fondi necessari già inoltrata al Dipartimento di protezione civile della Presidenza del consiglio è in fase di istruttoria. Il capo dipartimento Angelo Borrelli, riferisce il presidente, ha "rassicurato comunque sul celere arrivo dei fondi". "Questo maldestro tentativo di scaricabarile su di noi - attacca Ceriscioli - o è sintomo di ignoranza o di malafede. In entrambi i casi non siamo messi bene. Non è la prima volta che si esauriscono i fondi. Per questo dal primo anno del sisma, abbiamo messo a disposizione della Protezione civile una riserva di 40 milioni di euro". Ciò "per far fronte a questi potenziali periodi di mancata erogazione da parte dello Stato". "La protezione civile ne ha già spesi nove - proseguito il presidente - e ne ha a disposizione altri 30 che sono più che sufficienti per affrontare l'emergenza, in attesa della nuova erogazione". Sulle rassicurazioni ricevute da Borrelli, Ceriscioli precisa: "gli abbiamo ribadito che oltre ai fondi da Roma devono arrivare regole precise. La Regione ha sempre fatto il proprio dovere per sostenere i terremotati nella fase di emergenza e ora in quella, altrettanto delicata, della ricostruzione. È bene ricordare che ad oggi - ha concluso il presidente - per rispondere a chi, anche qui per ignoranza o malafede, ci accusa di immobilismo, abbiamo approvato oltre 1.400 progetti di ricostruzione per un totale di oltre 170 milioni di euro. Numeri, non parole".