(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Il Capitano Ultimo a fianco dei terremotati del centro Italia, "sfiancati dai ritardi della burocrazia e che dopo oltre due anni dal sisma - denuncia l'ufficiale dei carabinieri che arrestò Totò Riina - non solo non riescono a rientrare nelle loro case, ma neppure a cominciare i lavori di ricostruzione". Per questo, "per sensibilizzare l'opinione pubblica e chi ha il potere e il dovere di intervenire", domenica alle 12.30 alla Casa famiglia del Capitano Ultimo, a Roma, si riuniranno i sindaci e gli amministratori delle zone colpite "per non dimenticare, per ricostruire, per alzare la testa" e "dire basta ai ritardi, alle lungaggini, all'indifferenza" che stanno paralizzando i territori terremotati dell'Umbria, delle Marche, del Lazio e dell'Abruzzo. "Abbiamo invitato i primi cittadini e gli amministratori dei comuni disastrati dal terremoto, da Amatrice a Norcia, da Arquata del Tronto ad Accumoli - spiega il colonnello Sergio De Caprio, alias Ultimo, all'ANSA - perchè insieme a loro vogliamo ripartire". "Vogliamo tenere accesi i riflettori sulla ricostruzione, sulle difficoltà di queste popolazioni, di cui ormai si parla poco o per niente". Questo perché, aggiunge, "il terremoto è di tutti, ci riguarda tutti, allo stesso modo e con lo stesso dispiacere per le case e le aziende, le chiese e le scuole che non ci sono più. Vogliamo incoraggiare questi nostri fratelli, staremo sempre accanto a loro perché siamo tutti terremotati e sotto le macerie dell'indifferenza e della superficialità". "Faremo il possibile - dice ancora il Capitano Ultimo, che invita tutti domenica alla Casa famiglia a questa kermesse, cui parteciperà anche il campione di bike trial Vittorio Brumotti - per sensibilizzare l'opinione pubblica e i responsabili, affinché capiscano che questa è una priorità nazionale e agiscano di conseguenza. Non è possibile che dopo due anni sia tutto fermo, non è giusto e non è dignitoso. Sulle rovine del terremoto vogliamo costruire un mondo nuovo, una Città Nuova, indistruttibile fatta di uguaglianza e di fratellanza. Questa gente si rialzerà, ci rialzeremo tutti insieme". Domenica prossima sarà dunque "un giorno di preghiera e di festa - conclude Ultimo - insieme agli amministratori e alla gente dei Comuni colpiti, per riaccendere la speranza, dire basta all'indifferenza e lottare insieme per una ricostruzione che non può ancora tardare". Durante l'iniziativa, verranno ricordate le vittime del terremoto e si darà spazio ad alcune testimonianze, come quella dell'Associazione "Immensamente Giulia e gli Angeli delle Macerie" in rappresentanza dei genitori che hanno perso i propri figli nel sisma. "Tutti insieme - spiega il Comitato Terremoto centro Italia - per gridare la nostra voglia di fratellanza, di solidarietà, la nostra voglia disperata di non dimenticare e di ricominciare". (ANSA).