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Ceriscioli, su post sisma semplificare

Ritardi Sae ingiustificati, 231 consegnate, 1.588 in lavorazione

(ANSA) - ANCONA, 26 OTT - Nel sisma di fine ottobre 2016 hanno funzionato "bene la gestione dell'emergenza, l'insieme dei provvedimenti messi in atto per la ricostruzione e le risorse", ma ci sono stati ritardi "ingiustificati", è mancata "una percezione chiara e corretta" della portata devastante di un evento straordinario "come non ne abbiamo mai vissuti" e soprattutto serve una maggiore semplificazione. E' l'analisi del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, un anno dopo le scosse del 26 e 30 ottobre che per il territorio marchigiano hanno segnato una svolta per il territorio e la quantità di popolazione coinvolta. "Certamente ha funzionato molto bene la gestione dell'emergenza - dice all'ANSA il governatore - nel giro di pochi giorni circa 40 mila persone hanno trovato una collocazione in un albergo o in una casa". Gli sfollati ora sono poco più di 30 mila, mille in meno rispetto ad un mese fa, 2.896 quelli ospitati in strutture ricettive, 28.818 che usufruiscono del Cas. E poi, secondo Ceriscioli, "ha funzionato l'insieme dei provvedimenti messi in fila per la ricostruzione: il finanziamento per le seconde case, i fondi per gli investimenti, oltre un miliardo di euro tra rilancio del sistema e i primi piani delle opere. Risorse consistenti - insiste - come non si era mai visto in nessun altro terremoto, rimborsi e strumenti straordinari". Ma sicuramente "non hanno funzionato i tempi: tutti i ritardi sono ingiustificati, anche se alcuni possono avere un senso, una logica". Inoltre "credo che ancora oggi non tutti i marchigiani abbiano capito la dimensione di cosa è accaduto. E questo crea fraintendimenti". Tra i ritardi anche quelli delle Sae: "231 le casette consegnate, poche purtroppo, mentre 1.588 sono in lavorazione". Ceriscioli ricorda anche l'intervento della Regione "su 11 situazioni di ritardo, utilizzando una clausola contrattuale in base alla quale le imprese devono lavorare giorno e notte, sabato e domenica". Ma "la sensazione vera - ammette - è che le imprese stiano lavorando cercando di arrivare all'ultimo giorno possibile, senza capire che si tratta di una situazione di emergenza e che dove puoi finire in 40 giorni devi farlo in 40 giorni". Buone notizie invece sul fronte delle macerie: "200 mila tonnellate di quelle pubbliche, quasi il 100%, sono state portate via e, soprattutto il 99% è stato già trattato. Restano circa 900mila-un milione di tonnellate in aree private o strutture da abbattere che debbono seguire una diversa dinamica". Quanto alla ricostruzione vera e propria, Ceriscioli sottolinea che in meno di un anno "sono stati approvati tutti gli strumenti, un fatto importante. Si tenterà di portare una maggiore semplificazione con la Finanziaria e con la rivisitazione delle ordinanze, tante e numerose, raggruppate in un testo unico in maniera organica". "Oggi non sono molti i progetti presentati e neanche tante le pratiche approvate. E' evidente che va realizzato un ulteriore livello di semplificazione" osserva. Il prossimo passaggio sarà "quello di porre delle scadenze, dovrebbe dare impulso alla presentazione dei progetti". E tra le cifre il governatore ricorda anche i 251,1 milioni di euro per l'emergenza, l'investimento di 21,8 milioni per la delocalizzazione di 65 attività produttive in 20 dei 29 comuni interessati, mentre altre sono in arrivo. Intanto i sopralluoghi effettuati (Fast e Aedes) hanno toccato quota 96.411 su 100 mila richiesti, il 56% si è concluso con un giudizio di inagibilità. (ANSA).
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