La corte d'assise di appello di
Firenze ha ridotto da 16 anni e 6 mesi a 14 anni e 8 mesi la
condanna in primo grado per omicidio volontario contro Beatrice
Paini, 46 anni, che il 9 settembre 2016 a Piombino (Livorno)
uccise il convivente, Fabrizio Gratta, 49 anni, con una
coltellata nella loro casa dopo una serata in cui si erano
ubriacati. La sentenza, decisa oggi al termine di unica udienza
e camera di consiglio, è in parziale riforma della sentenza di
primo grado pronunciata il 19 luglio 2017 dalla corte di assise
di Livorno. L'imputata era in aula e ha assistito alla lettura
accanto al difensore, avvocato Franco Balestrieri.
In aula anche l'ex moglie e le due figlie della vittima
insieme agli avvocati di parte civile. La difesa aveva fatto
appello chiedendo una derubricazione del reato da omicidio
volontario a omicidio colposo e il riconoscimento delle
attenuanti generiche a un terzo.
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