"Credo di aver dato alla giustizia
quello che ero capace di dare. E' un bilancio che giudico
abbastanza positivo. Anche se porto indelebile in me il ricordo
delle tragedie che si sono verificate a Milano: l'omicidio di
Galli e Alessandrini, miei fratelli maggiori e i miei maestri
insieme a Pomarici. Da loro ho imparato tutto". Dopo quasi 44
anni in magistratura Armando Spataro - a pochi giorni dalla
pensione - ha salutato i colleghi della procura di Torino, di
cui è a capo dal 2013.
"La mia esperienza alla Procura di Torino - ha detto - è
stata ricchissima. Mi rammarico per quello che non sono riuscito
a fare: per esempio, a dare l'impronta della squadra. Questo è
sempre stato un mio mantra. Mi spiace anche di non avere potuto
seguire personalmente molte indagini per via delle incombenze
amministrative. Ma ci sono tantissime cose di cui sono
soddisfatto. A cominciare dall'eccellente rapporto con gli
avvocati, con la polizia giudiziaria e con la magistratura
onoraria, per noi una forza irrinunciabile".
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