Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La morte di Stefano Cucchi dagli archivi dell'ANSA

La morte di Stefano Cucchi dagli archivi dell'ANSA

Ottobre 2009 - 'Un detenuto di Regina Coeli deceduto all'ospedale Pertini'

08 ottobre 2019, 12:13

Redazione ANSA

ANSACheck

Stefano Cucchi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Cucchi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefano Cucchi - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA) - ROMA, 26 OTT 2009 - Stefano Cucchi, 31 anni, arrestato per possesso di droga viene rinchiuso a Regina Coeli il 16 ottobre scorso, poi trasferito all'ospedale Pertini di Roma muore subito dopo. Sul suo corpo i genitori hanno riscontrato tumefazioni e lesioni. A denunciare una morte ''su cui fare chiarezza e giustizia'' sono Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, l'associazione che si batte per i diritti nelle carceri, e Luigi Manconi, presidente di 'A Buon Diritto'.

''La morte di Stefano Cucchi avvenuta all'ospedale Pertini (reparto detentivo) richiede un immediato chiarimento'', dichiarano Gonnella e Manconi. ''Trentunenne, di corporatura esile, viene arrestato pare per modesto possesso di droga il 16 ottobre scorso - raccontano - Al momento dell'arresto da parte dei carabinieri, secondo quanto riferito dai familiari, stava bene, camminava sulle sue gambe, non aveva segni di alcun tipo sul viso. La mattina seguente, all'udienza per direttissima, il padre nota tumefazioni al volto e agli occhi''.

''Cucchi - notano Gonnella e Manconi - non viene inviato agli arresti domiciliari, eppure i fatti contestati non sono di particolare gravita'''. Dal carcere, invece, viene disposto il ricovero all'ospedale Pertini. ''Pare per 'dolori alla schiena'''. ''Ai genitori non e' consentito di vedere il figlio - sostengono ancora Gonnella e Manconi - L'autorizzazione al colloquio giunge per il 23 ottobre ma e' troppo tardi perche' Stefano Cucchi muore la notte tra il 22 e il 23 ottobre. I genitori rivedono il figlio per il riconoscimento all'obitorio e si trovano di fronte a un viso devastato''.

''Una morte tragica, sospetta - dicono - che richiede risposte dalla magistratura, dall'amministrazione penitenziaria, dai carabinieri, dai medici del Pertini e dalla Asl competente: perche' Stefano Cucchi aveva quei traumi? Perche' ai genitori e' stato impedito di incontrare il figlio per lunghi sei giorni? Perche' non gli sono stati concessi gli arresti domiciliari neanche fosse il piu' efferato criminale?''.

Manconi e Gonnella concludono chiedendo che vengano ''rese pubbliche le foto del viso tumefatto di Cucchi, posto che in Italia capita spesso che i verbali degli interrogatori a base di inchieste importanti vengono immediatamente trascritti sui giornali''.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza