Quando nel 1955 Gabriel Garcia Marquez pubblica il suo primo romanzo, 'Foglie morte', fino a quel momento è soltanto autore di qualche racconto e, come giornalista, sta partendo per l'Europa. E' solo al suo ritorno, dal 1961, che cominciano a riuscire suoi libri: prima 'Nessuno scrive al colonnello', poi 'I funerali della Mama Grande', quindi 'La mala ora' e infine, nel 1967, 'Cent'anni di solitudine', che gli darà fama internazionale. Prima che gli venga assegnato il Nobel per la letteratura, nel 1982, usciranno ancora 'L'incredibile triste storia della candida Erendira e di sua nonna snaturata', 'Occhi di cane azzurro' e la sua più dura satira delle dittature latinoamericane, 'L'autunno del patriarca'. Nel 1981 un altro romanzo di grande successo, 'Cronaca di una morte annunciata'. Dopo il Nobel tre anni di attesa prima che venga dato alle stampe 'L'amore al tempo del colera' e nel '99 esce 'Il generale nel suo labirinto', ispirato agli ultimi giorni di vita di Simon Bolivar. Tra i titoli più recenti, 'Dell'amore e altri demoni' (1994) e 'Storia di un sequestro' (1996), più alcune raccolte di racconti. Nel 2002 è uscita la sua autobiografia, Vivere per raccontarla. Dalle sue opere sono stati tratti vari film. In Italia i suoi libri sono stati pubblicati prima da Feltrinelli e poi da Mondadori.
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