"Con una termocamera
ad alta sensibilità termica, caricata sul drone, i geologi
dell'Università di Camerino hanno rilevato sul terreno dell'area
archeologica di Selinunte alcune anomalie termiche riconducibili
ad importanti strutture sepolte di circa 2700 anni fa che dal
'Tempio M' scendono verso il porto". Lo ha annunciato Fabio
Pallotta, geoarcheologo consulente dell'Università di Camerino
del Parco Archeologico di Selinunte. "Verosimilmente - spiega
Pallotta - era un susseguirsi di templi e di vasche colme di
limpida acqua sorgiva che ruscellava verso il mare africano per
offrire prezioso ristoro ai viaggiatori di confine. Da queste
immagini termiche tutti possono osservare come il gradiente di
calore delinea nel terreno perfetti disegni geometrici che
circondano proprio i resti del cosiddetto 'Tempio M', ora
collocato lungo la sponda destra del Fiume Selino, ma che in
origine spiccava con tutta la sua bellezza sull'estremo
promontorio occidentale dell'incantevole laguna".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA