Per la prima volta al mondo due
cicli di dipinti e disegni, degli anni Quaranta e Ottanta, di
Giovanni Testori sono esposti integralmente uno accanto
all'altro. Accade per la mostra '(In)Croci. La Passione di
Cristo secondo Giovanni Testori' che sarà inaugurata domani al
Museo Amedeo Lia della Spezia. "Un omaggio a 25 anni dalla
scomparsa di un importante artista e intellettuale del Novecento
- ha detto l'assessore alla cultura Paolo Asti, all'anteprima
della mostra -. L'occasione per far dialogare il nostro museo
con altre realtà importanti, come Casa Testori, che ci offre la
possibilità di proporre un dialogo tra antico e contemporaneo
sul tema delle crocifissioni". Testori è stato drammaturgo,
scrittore, collezionista d'arte e pittore e ha plasmato la sua
attività confrontandosi con Pasolini, Morlotti, Guttuso, Picasso
e Sutherland. I disegni preparatori sul tema della Crocifissione
dell'Agnello e alcune importanti opere come la Crocifissione del
1949 sono esposte accanto a quelle a tema religioso già ospitate
nel museo Lia, con il "segno grafico che muta - ha spiegato il
curatore Andrea Marmori - sino a diventare materia viva
pulsante".
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